“Il bello resta”: si chiude il concorso artistico in memoria di Flavia Di Bonaventura che ha perso la vita un anno fa in un incidente
ROSETO DEGLI ABRUZZI – Il concorso artistico “Il Bello Resta”, dedicato a Flavia Di Bonaventura, la 22enne di Roseto degli Abruzzi morta il 27 agosto 2022 dopo essere stata travolta da un’auto mentre era in bici, si conclude con una mostra delle opere in concorso in una location d’eccezione: la Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi che riaprirà, temporaneamente ed esclusivamente nei giorni dell’esposizione, proprio per l’occasione.
L’iniziativa arriva dopo l’ottimo riscontro dell’estate, con la grande partecipazione all’estemporanea che si è svolta nel centro della cittadina teramana.
Appuntamento con il vernissage d’apertura, organizzato da “Roseto Art.Lab.”, a partire dalle ore 19 del prossimo 7 dicembre.
L’allestimento vedrà l’esposizione di tutte le opere che hanno partecipato all’estemporanea di pittura e gli scatti finalisti del concorso fotografico.
La kermesse, organizzata e fortemente voluta dagli amici di Flavia, dall’Associazione “Celommi dal 1851”, dal Comune di Roseto degli Abruzzi, dal Tavolo delle Politiche Giovanili e dal Collettivo “Art.Lab”, con il patrocinio della Fondazione Tercas e del Lions Club di Roseto, è stata organizzata proprio per ricordare la giovane.
Il concorso, sottolineano i promotori, aveva l’obiettivo di “ricordare la capacità di Flavia di cogliere e immortalare in modo unico l’essenza di ciò che aveva attorno, per poi tramutarla in arte”.
L’estemporanea di pittura, invece, era finalizzata a “stimolare il bisogno interiore di esplicitare la bellezza delle emozioni come faceva Flavia attraverso il colore e la rappresentazione creativa”.
“Si tratta di un nuovo evento che unisce arte, cultura e mondo giovanile ai valori che Flavia è riuscita a rappresentare – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani – Un giusto omaggio che abbiamo ritenuto opportuno organizzare all’interno della Villa Comunale che rappresenta uno dei luoghi simbolo della nostra città, molto caro alla famiglia di Flavia, e che sta tornando ad essere uno spazio a disposizione della nostra comunità”.