Il Collegio dei Geometri dell’Aquila interviene sull’Ecobonus
L’Aquila- Il Decreto Rilancio richiama il SUPERBONUS, agli articoli 119 e 121; in data 17 luglio è stato convertito in Legge elevando al 110% le aliquote di detrazione delle spese sostenute per gli interventi di efficientamento energetico (ECOBONUS) e antisismici (SISMABONUS) installazione di impianti fotovoltaici, etc. Le modalità d’accesso ai finanziamenti o detrazioni fiscali obbligano il cittadino e il professionista incaricato a verificare la giusta documentazione di permessi degli immobili interessati dagli interventi. La ricerca riguarda i permessi urbanistici, definizioni di Condoni, agibilità e/o abitabilità degli immobili, permessi del Genio Civile, documentazioni ipo-catastali, documentazioni notarili, tutti documenti utili e necessari per valutare la conformità legale con lo stato di fatto dei beni oggetto di finanziamento. L’attuale situazione legata al COVID19 sta determinando una situazione assai difficile nel mondo economico, lavorativo e sociale, con tutti i timori, fondati, di una profonda crisi senza precedenti che è già in atto in tutta la sua drammatica realtà.
È ben nota l’attuale situazione degli Uffici Pubblici chiusi o solo parzialmente fruibili al professionista e al cittadino, situazione che impedisce o ritarda notevolmente il normale lavoro di ricerca documentale utile per la definizione della pratica in esame.
A seguito di quanto sopra, il professionista, sicuramente, non potrà onorare la data di scadenza della Legge prevista nel mese di dicembre 2021, e si perderà così perdendo così questo importante strumento di rilancio economico-sociale.
Sin qui la nota del presidente del Collegio, va però aggiunto che le difficoltà per il 110% non sono solo di carattere burocratico, infatti tutto il decreto dimostra, per come è stato redatto ed emanato, moltissime pecche e, soprattutto, dimostra che a livello governativo si abbia una scarsa conoscenza del patrimonio immobiliare nazionale e del suo stato e delle sue caratteristiche obiettive.
Infatti, far dipendere tutto l’ecobonus dalla sola realizzazione di “un cappotto termico” del fabbricato rende impossibile se non difficilissima la realizzazione nel caso di edifici che abbiano un paramento esterno particolare, che siano cortine di mattoni o cornici e stucchi come nel caso di molti edifici del quadrilatero demaniale o comunque in stile Liberty, ad esempio, assai diffusi in molte città tra le quali la nostra.
Queste limitazioni così come i tempi e i limiti di intervento pongono seri vincoli alla realizzabilità degli interventi su larga scala.
Una proroga potrebbe essere utile a recepire anche eventuali istanze di modifica del decreto così come a renderne meglio possibile l’attuazione.