Il Comune dell’Aquila realizzerà sei impianti costituendo una rete di comunità energetiche. Il Ministro Fratin elogia l’iniziativa

L’AQUILA – Sei impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili per quattro Comunità energetiche (Cer) in rete tra loro, con l’obiettivo di promuovere e massimizzare l’autoconsumo, i sistemi di accumulo e stoccaggio dell’energia, condividere e scambiare l’energia autoprodotta da fonti rinnovabili, decentrare i siti di produzione avvicinando il generatore di energia all’utlizzatore finale che è coinvolto in modo diretto, connettere produttori e consumatori per ottenere bilanciamento di domanda e offerta, contribuire a migliorare l’efficienza del sistema energetico nel suo complesso e incrementare gli investimenti locali e incentivare la cooperazione tra cittadini, istituzioni e imprese.

È l’ambizioso progetto del Comune dell’Aquila dal valore di 20 milioni di euro candidato al bando del commissario straordinario per la ricostruzione 2016 proprio sulle Comunità energetiche, per ammodernarsi e ridurre le emissioni climalteranti, di cui si è discusso nel corso del convegno di oggi pomeriggio all’Auditorium del Parco alla presenza del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

“Oggi L’Aquila sta rinascendo dalle sue rovine, dai ritardi del passato, dai limiti di una ricostruzione macchinosa e lenta. Ma la forza degli abruzzesi e la bellezza di questa città stanno vincendo gli ostacoli tecnici, sociali, i limiti della politica – ha detto l’esponente di governo – . Il sisma rappresenterà, dopo i lutti, dopo la rabbia, dopo le attese, un’opportunità di ripresa e un nuovo inizio. Anche L’Aquila può diventare il modello socio-economico di una ripartenza nel segno della green economy, dell’economia circolare, del risparmio e dell’autosufficienza energetica”.

“Il vostro progetto di creare una rete di comunità energetiche rinnovabili per costruire un nuovo tessuto energetico cittadino – ha aggiunto Pichetto Fratin – è un’iniziativa inedita, un esperimento pilota che traccia un percorso possibile e replicabile, trasformando l’esperienza delle comunità, ampliandone l’ambito e le prospettive. È importante che l’esperienza delle comunità energetiche si diffonda nel territorio, come del resto sta accadendo, e utilizzi al meglio i canali di finanziamento e promozione che oggi sono in campo e che possono rendere questa forma di produzione e gestione dell’energia un elemento diffuso e virtuoso nel variegato panorama energetico nazionale. Facciamo in modo che l’Abruzzo rifiorisca proprio dalle risorse naturali e proprio dall’energia”.

“Abbiamo lavorato su un progetto complessivo molto importante, sfruttando le opportunità del fondo complementare – ha spiegato il sindaco Pierluigi Biondi – . L’obiettivo è quello di alleggerire la tensione sulle famiglie, soprattutto quelle più bisognose laddove il caro energia morde la carne viva dei cittadini, e rendere più competitive le aziende. Naturalmente non basta un approccio a livello locale, serve una strategia nazionale e diffusa, per questo abbiamo coinvolto il mondo accademico, delle imprese e un autorevole esponente del governo come il ministro Fratin”.

“Il Comune dell’Aquila è stato tra i primi ad aderire alla Carta degli Appennini per l’adattamento locale ai cambiamenti climatici che ha come obiettivo principale l’adozione di strategie di adattamento al cambiamento climatico ed il contrasto ai fattori che ne sono causa”, ha rilevato l’assessore comunale all’Ambiente Fabrizio Taranta.

La Rete Cer L’Aquila ha coinvolto ben 261 soggetti (consumatori, produttori e consumatori-produttori) tra operatori economici e cittadini, e che fanno riferimento alle cabine di Pettino, del Torrione, di Assergi e di Bazzano.

Gli impianti da realizzare costituiranno le fonti energetiche principali che alimentano la Rete e saranno localizzzati a Piazza d’Armi, nella zona industriale di Pile, al piazzale Simoncelli, al palazzetto dello sport di viale Ovidio, allo stadio Gran Sasso e nella zona industriale di Bazzano.

I benefici sono ambientali, economici e sociali: con la produzione di energia da fotovoltaico si ha un risparmio di circa 3 milioni di chilogrammi di anidride carbonica l’anno, il Ministero dello Sviluppo economico contribuisce alle Cer con circa 700mila euro l’anno per vent’anni, e il risparmio economico annuo per i componenti della Cer relativo al costo dell’energia è di 2,6 milioni di euro.Moderato da Francesco Giubilei, giornalista e scrittore, il convegno è stato aperto dall’assessore Taranta, hanno portato i loro saluti il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse, il commissario straordinario per la ricostruzione 2016 Guido Castelli, e il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.

Il dibattito, poi, si è sviluppato con il presidente di Confindustria Abruzzo Silvano Pagliuca, il rettore vicario e docente di interazione tra macchine e ambiente, Roberto Cipollone, e il sindaco Biondi. Conclusioni affidate al ministro Fratin.