Il Comune di Capistrello recupera 210mila euro dai ricorsi contro le condanne avute in Tribunale. Ciciotti: «La giustizia ci sta dando ragione»
CAPISTRELLO – Recuperati oltre duecentomila euro dagli appelli contro le condanne che il Comune di Capistrello aveva riportato in primo grado.
Lo rende noto il Sindaco del paese rovetano, Francesco Ciciotti, affermando che in passato il Comune non si presentava alle udienze e assommava condanne che, ora, sono state ribaltate.
I fatti si riferiscono ad eventi antecedenti il 2015, l’Amministrazione comunale ha ritenuto doveroso dare mandato ai propri legali di procedere ad una lunga serie di ricorsi legati a contenziosi di varia natura.
L’Amministrazione capistrellana ha deciso di ricorrere contro le condanne per denunce di cittadini, imprese ed ex dipendenti
Contenziosi, spiega il comune di Capistrello, che hanno portato alla condanna in primo grado, presso il Tribunale di Avezzano, dell’ente: incidenti occorsi a cittadini, ricorsi di imprese, rivendicazioni di ex dipendenti comunali e altro.
L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è quello di consentire una rivalutazione corretta delle vicende legali che hanno comportato pesanti sanzioni pecuniarie, non solo affinché il denaro perso possa essere recuperato ma perché, sostiene l’Amministrazione, una condanna sporca l’immagine del Comune.
«Vorrei sottolineare che dei processi che hanno visto chiamato in causa questo Ente durante i miei mandati, nessuno ci vede assenti in sede di dibattimento, e sono stati tutti regolarizzati – spiega il sindaco Francesco Ciciotti – .
Trovo sconveniente e fortemente irrispettoso nei confronti della collettività, rifiutarsi di presenziare al processo, sminuendo il peso morale ed economico di una condanna.
Questa amministrazione ha sempre dovuto fare i conti con un impegno di spesa eccessivo legato alle spese legali.
Solo quest’anno, per contenziosi in essere ereditati dalle precedenti amministrazioni abbiamo impegnato in bilancio qualcosa come 400.000 euro.
Il Sindaco Ciciotti: «Irrispettoso rifiutarsi di presenziare al processo. Per le pendenze delle precedenti amministrazioni abbiamo in bilancio 400mila euro»
Ho voluto fortemente portare avanti questo notevole sforzo di recupero di denaro legato a vicende legali abbandonate a sé stesse di cui la stessa amministrazione era soccombente.
Voglio sottolineare, infine, come per altre motivazioni il Comune veniva condannato per assenza di difesa dal giudizio.
Benché ritualmente citato, infatti, non compariva all’udienza, senza che sussistesse un legittimo impedimento.
Alcuni ricorsi sono arrivati a sentenza, altri, molti, sono ancora in corso. Quel che è certo – conclude Ciciotti – è che la giustizia ci sta dando ragione».