Il cuoco selvaggio d’Abruzzo Davide Nanni alla libreria Ubik di Avezzano per presentare il suo primo libro: dialogherà con lui Ercole Wild
AVEZZANO – “J so’wild”, questo il suo motto ma anche uno stile di vita, un ritorno alle origini, come dimostra la sua scelta di ritornare nel suo paese di nascita e prendere in mano l’agriturismo di famiglia, Locanda Nido d’Aquila, a Castrovalva, un bel paese nella Valle del Sagittario, dopo numerose esperienze in ristoranti con chef stellati, tra cui Locatelli a Londra.
Una vita di sacrifici, di dure lezioni, di tempi stretti e anche qualche angheria a cui Davide, alla fine, ha deciso di dire di no.
Tornato in Italia ha sentito il bisogno di cucinare all’aria aperta; da lì la decisone di registrare, insieme al papà, e postare sui social le sue ricette, preparate nei boschi, cotte sulla pietra e con alcuni utensili ricavati dai rami, come per esempio una forchettina di legno che era la posata che il nonno gli costruiva da piccolo.
Il risultato è stato un grande successo che solo su Instagram conta più di 310mila follower che lo seguono e lo adorano letteralmente.
Ma Davide non vuole essere definito influencer: lui si sente un cuoco che ama la natura e che condivide sui social solo ciò che lo fa stare bene. Nessuna strategia di marketing, solo la voglia di trasmettere la sua gioia e il suo entusiasmo.
Una passione che viene da lontano, che rimanda ai ricordi del nonno Angelo con cui andava per boschi e dove rimaneva affascinato da ciò che riusciva cucinare su un fuoco acceso lì sul momento.
Ed evidentemente questa sua passione è arrivata dritta al cuore di un pubblico molto vasto.
Il 27 febbraio è uscito il suo primo libro, A sentimento. La mia cucina libera, sincera, selvaggia (ed. Mondadori) che presenterà venerdì 22 marzo alle 18,30 alla libreria Ubik di Avezzano .
In questo libro Davide Nanni ci apre le porte della sua cucina alla scoperta dei piatti tipici della tradizione abruzzese, imparati appunto da nonno Angelo, fino a quelli più innovativi sperimentati in Italia e all’estero.
A dialogare con lui ci sarà Ercole Wild, l’accompagnatore di montagna e maestro di escursionismo di Massa D’Albe, autore del libro “L’Odore del Selvatico” che vanta numerose ristampe.
Anche Ercole si definisce wild e ci spiega lui stesso cosa intende:
“Significa essere veri, né buoni e né cattivi, e imparare ad ascoltare le proprie emozioni.
Non fingere di non essere arrabbiati quando si prova delusione o rancore, e riuscire a dare a quella rabbia il giusto cambiamento.
Essere in grado di aprire i propri sentimenti, essere sempre se stessi, senza comportarsi di conseguenza.
Significa essere spirituali senza nascondere le proprie debolezze e fragilità, facendo del proprio sentire un qualcosa di grande e magico.
Avere la forza della pazienza e saper interagire con il mondo senza tener conto dell’opinione della “folla”.
Significa non provare invidie e trovare le strade che meglio ci appartengono.
Focalizzarsi in ogni passo del presente, per vivere in sintonia con il proprio tempo e con i propri tempi
Significa trovare la vera saggezza, il vero sapere”.
Due modi di essere “wild” quindi, ma uniti da un denominatore comune: l’amore e la profonda connessione con la natura.