Il Dg Testa contro la stampa. Cerasi (Sindacato Giornalisti): «Pensi ad amministrare la sanità aquilana se ne è capace»

Giorgio Fedele (M5S): «Solidarietà ai giornalisti che per fortuna fanno la loro utilissima opera»

AVEZZANO – Minacce alla stampa da parte del Dg Asl1 Roberto Testa, prosegue l’ondata di solidarietà a giornali e giornalisti da parte di ogni settore e la contestuale indignazione per le parole usate da Testa (“Le parole uccidono più del virus), che hanno suscitato unanime condanna anche fra i cittadini.

Dopo il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Pallotta, oggi registriamo anche la netta e ferma presa di posizione del Segretario del Sindacato Giornalisti Abruzzesi, Ezio Cerasi:

Ezio Cerasi

«Il comunicato stampa del direttore generale della Asl n. 1, Roberto Testa, è un attacco alla libera informazione e al diritto dei cittadini ad essere informati. Un atto di intimidazione che non fermerà il lavoro responsabile e puntuale dei giornalisti nel racconto della gestione sanitaria dell’emergenza Covid in provincia dell’aquila. La minaccia erga omnes di adire le vie legali arriva al culmine di un tentativo paradossale quanto temerario del direttore generale Testa di additare la libera informazione per aver  rappresentato “un’immagine negativa e pericolosa  della sanità che mina la fiducia del cittadino verso la Asl, creando un clima di sfiducia tra gli operatori sanitari”.

Insomma se ci sono gravi carenze nella gestione sanitaria dell’emergenza la colpa è dei giornalisti perché raccontano fatti di cronaca documentati. Invece di minacciare o intimidire attraverso l’Ufficio Stampa, il Direttore generale Testa utilizzi la comunicazione istituzionale dell’ente che dirige per: smentire, rettificare o chiarire i gravi episodi di mala sanità  saliti anche sulla ribalta delle cronache nazionali. Se questa è  la china ci aspettiamo il passo breve del direttore generale Testa verso la tesi del complotto demo-pluto-giudaico-massonico accomunando i giornalisti: agli utenti vittime della mala sanità; ai sindacati  che hanno denunciato quanto accaduto nell’ospedale di Avezzano come fatti “non degni di un paese civile“; agli amministratori degli enti locali che hanno chiesto il commissariamento della Asl n.1 L’Aquila-Avezzano-Sulmona.

Testa pensi ad amministrare la sanità aquilana in un momento così grave, se ne è capace».

Solidarietà ai giornalisti e al mondo dell’informazione, con contestuale rinnovo della condanna, senza se senza ma, per le affermazioni di Testa, anche dal Conigliere regionale avezzanese del Movimento Cinquestelle, Giorgio Fedele:

Giorgio Fedele

«Esprimo la mia più totale solidarietà ai giornalisti abruzzesi, in particolare quelli in servizio nella provincia dell’Aquila, per le parole espresse dal Direttore Roberto Testa della Asl 1 in merito a presunte azioni legali nei loro confronti. Raccontare ogni aspetto dell’emergenza sanitaria ed aver dato voce a tutti non può e non deve essere certo ritenuta una colpa. Impiego di risorse pubbliche, sia economiche che in termini di forza lavoro, per limitare o arginare la narrazione giornalistica sono da scongiurare in un Paese democratico come quello in cui, per fortuna, ancora viviamo»

Invitiamo il Dg della Asl1 Roberto Testa a riflettere sulle sue affermazioni di ieri, non tanto su quanto contestato ai giornalisti e al mondo dell’informazione, dimostrazione di intolleranza per chi registra i fatti e li divulga per l’opportuna conoscenza dei cittadini, ma soprattutto per quanto le sue parole nel titolo del suo comunicato abbiamo ferito ancor più chi, in questa situazione, ha ricevuto la più grande e devastante delle conseguenze: la perdita di un affetto caro e vicino.

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