Il governo approva il “Milleproroghe” che tiene in vita fino al 2026 i tribunali abruzzesi a rischio. I commenti di Di Pangrazio, parlamentari di Fd’I e Verrecchia

AVEZZANO – Passata la proroga per i quattro tribunali abruzzesi a rischio chiusura, Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, che resteranno in vita fino al 2026.

Si tratta della proroga annunciata qualche settimana fa dopo l’incontro a Roma con il Coordinamento per la salvezza dei tribunali abruzzesi, e che, stando almeno alle intenzioni e al netto delle peripezie della politica italiana, dovrebbe portare le quattro sedi giudiziarie fino all’approvazione della riforma della giustizia, con essa anche al riforma della geografia giudiziaria nazionale.

Immediato il Commento dei parlamentari abruzzesi di FdI, Etelwardo Sigismondi, Guido Liris e Guerino Testa.

“Il decreto Milleproroghe approvato oggi dal Consiglio dei ministri contiene la proroga dell’apertura dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto fino al 1 gennaio 2026.

Una misura che permetterà di lavorare con maggiore serenità alla revisione della geografia giudiziaria. Il governo Meloni conferma, così, la grande attenzione dimostrata da sempre nei confronti dei tribunali abruzzesi.

Non sfugge infatti come, a differenza del passato, non vi sarà bisogno di emendamenti al decreto poiché la proroga è già contenuta nel testo approvato dal Consiglio dei ministri. Abbiamo, dunque, mantenuto l’impegno preso con i territori, con i presidenti delle Province, con i sindaci, e con i presidenti degli ordini forensi.

Il Sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio

Siamo contenti del lavoro di squadra che ha portato a questo risultato e che ha visto impegnati oltre a noi parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che sul tema ha promosso specifiche riunioni con i ministri interessati.

Un ringraziamento va al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ai ministri Nordio e Ciriani e al sottosegretario Delmastro per aver accolto e sostenuto la nostra richiesta di proroga”.

Così, invece, ha commentato il Sindaco di Avezzano, e coordinatore del Comitato per i Tribunali, Giovanni Di Pangrazio: “Bene la proroga. Ora bisogna risolvere il nodo personale. Il provvedimento contenuto nel Milleproroghe e da noi sollecitato – spiega il sindaco – è importante perché permette di lavorare alla salvezza definitiva che deve concretizzarsi con la revisione della geografa giudiziaria.

Proprio ieri è arrivato l’ok ufficiale contenuto nel decreto Milleproroghe che tiene aperti i presidi di giustizia di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto fino al 31 dicembre 2025. Un provvedimento che era stato chiesto al governo dal comitato stesso composto da sindaci e rappresentanti degli ordini forensi delle quattro città abruzzesi anche nell’ultimo incontro avvenuto nella sede della Regione Abruzzo in via Piave, a Roma.

Un incontro sollecitato dal Comitato e convocato su richiesta del Presidente della Regione Marco Marsilio. La proroga – spiega il sindaco- dovrà essere funzionale all’approvazione della legge di riforma. Questo aspetto la rende diversa dalla altre avvenute in passato.

Ma l’urgenza, adesso, è legata alla riapertura perentoria delle piante organiche delle sedi di giustizia che vivono una forte scopertura del personale evidenziata su scala regionale. Senza personale amministrativo e senza turnover per via dei vari pensionamenti, i presidi non possono svolgere il loro ruolo con costanza, respiro ed efficienza”.

Massimo Verrecchia capogruppo Fd’I alla Regione Abruzzo

Infine il commento del capogruppo in Regione sempre di Fd’I Massimo Verrecchia: “La notizia della proroga dell’apertura dei nostri tribunali sub-provinciali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto al 1 gennaio 2026, inserita nel decreto Milleproroghe approvato quest’oggi dal Consiglio dei ministri, oltre a certificare l’ottimo lavoro compiuto dai parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia, dimostra quanto il governo nazionale stia tracciando un percorso serio e credibile per la massima tutela della giustizia abruzzese.

Un percorso annunciato dagli stessi parlamentari, a seguito di numerose interlocuzioni con il Ministero ed il sottosegretario Delmastro, e che oggi trova riscontro normativo concreto a livello nazionale.

Il fondamentale passaggio successivo sarà la riforma della geografia giudiziaria italiana che potrà garantire anche in Abruzzo una riorganizzazione mirata ed efficiente dei presidi di Giustizia di tutti i territori interessati dalla soppressione, che il governo Meloni intende salvaguardare e rendere pienamente efficienti a servizio della collettività e nel pieno rispetto dei principi di legalità e sicurezza”.