Il meteorologo Stefano Bernardi ci spiega la differenza tra stagioni meteorologiche, astronomiche e quelle del calendario

L’AQUILA – Negli ultimi anni, da quando Internet ha preso il sopravvento nella vita di tutti i giorni, non si fa altro che parlare di stagioni meteorologiche.

Attenzione però perché le stagioni astronomiche, quelle meteorologiche e quelle indicate sui calendari non hanno la medesima data d’inizio e di fine. Ce lo spiega molto bene il meteorologo Stefano Bernardi nel video YouTube che qui di seguito riportiamo.


Le stagioni astronomiche – ci dice Bernardi – sono determinate dalle date degli equinozi e dei solstizi.

Nel nostro emisfero, quello boreale, la primavera inizia con l’equinozio di primavera che ricade più o meno verso il 22 marzo, l’estate con il solstizio d’estate il 21 giugno, l’autunno con l’equinozio d’autunno il 22 settembre (quest’anno precisamente alle 14.44 ) e l’inverno con il solstizio d’inverno il 21 dicembre.


Le stagioni astronomiche fanno quindi riferimento dalla durata del soleggiamento.
Le stagioni meteorologiche, invece, hanno ben altre date e che risultano sfalsate rispetto a quelle astronomiche. Le stagioni meteorologiche -così come spiega Bernardi- sono nate per un bisogno statistico in quanto è più facile separare le stagioni in periodi di 3 mesi interi che di altri aventi intervalli non idonei allo studio dei dati.

Così l’estate meteorologica inizia il 1° giugno e termina il 31 agosto, comprendendo i mesi di giugno, luglio e agosto.

L’autunno meteorologico inizia il 1° settembre e termina il 30 novembre, comprendendo i mesi di settembre, ottobre e novembre.

L’inverno meteorologico inizia il 1° dicembre e termina il 28 febbraio, comprendendo i mesi di dicembre, gennaio e febbraio.

La primavera meteorologica inizia il 1° marzo e termina il 31 maggio, comprendendo i mesi di marzo, aprile e maggio.

Insomma un Bernardi in versione didattica quello di questa volta che ha si dispensato proiezioni previsionali e per le quali vi rimandiamo al video sopra postato ma che in questa tornata c’ha voluto finalmente fare capire che le vere stagioni sono quelle dettate dalla natura e non quelle prese in considerazione dall’uomo.