Il ministro Orlando alla presentazione della Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori del Pd Abruzzo: “Scelta opportuna, va cambiato il modello”
Nel primo appuntamento pubblico della sua visita di due giorni in Abruzzo il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando ha preso parte a Sulmona alla presentazione della Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori del Partito Democratico regionale, composta da oltre ottanta componenti in rappresentanza di luoghi di lavoro distribuiti nelle quattro province abruzzesi, che rappresentano un’ampia gamma di settori e attività: dipendenti, autonomi, professionisti, imprenditori, artigiani, agricoltori, operatori sanitari, commercianti e ancora operatori della cultura e dello spettacolo, per citarne solo alcuni. Orlando ha definito l’iniziativa “una scelta opportuna che caratterizza il Pd come partito del lavoro. La considero anche tempestiva visto che stiamo affrontando la ridiscussione di un modello di sviluppo che durante la pandemia ha messo in evidenza i propri limiti. Abbiamo gli strumenti e le risorse, quelle del PNRR, per cambiare”.
Daniele Marinelli, responsabile economia e organizzazione del Pd Abruzzo, ricordando il taglio fortemente operativo della visita del ministro (tra l’altro domattina incontrerà nell’Aula consiliare Vennitti del Comune di Vasto le delegazioni dei lavoratori di Riello, Brioni, Sevel, Pilkington e Denso), ha descritto la Conferenza come approdo di un processo di riorganizzazione e rinnovamento che ha visto in ultimo la nascita del comitato per le idee, cento personalità “che ci daranno una mano a costruire una visione per l’Abruzzo”. La Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori del Pd Abruzzo, ha detto Marinelli, “è un luogo del lavoro, inteso in senso ampio, che deve essere utile ad affrontare le dinamiche, dare voce ai lavoratori della nostra regione. Dobbiamo farci infrastruttura democratica a disposizione dei cittadini e dei corpi intermedi. Vogliamo essere il partito del lavoro, che vuole difendere il lavoro buono che c’è e costruire nuove opportunità. Questo obiettivo è al centro della nostra iniziativa politica”. La responsabile Lavoro Lisa Vadini ha detto che “per fare in modo che ci siano politiche e incisività a vantaggio dei diritti dei lavoratori, è necessario partire dall’ascolto: è quello che facciamo con la Conferenza. L’amministrazione di centrodestra della nostra regione non ha inciso e non sta fornendo risposte adeguate”.
Per il ministro Orlando la “transizione ecologica e digitale è anche valorizzazione delle persone e dei lavoratori e lotta alle diseguaglianze. Il lavoro va inteso come strumento per ridurle. Proprio oggi affronteremo assieme ai sindacati e al presidente del Consiglio la questione della sicurezza, che riguarda la prevenzione e la formazione delle imprese. Si è appena aperta una discussione molto importante che riguarda i salari, ed è un’ottima notizia: il nostro Paese negli ultimi anni ha perso più di ogni altro dell’Unione europea. Poi dobbiamo riflettere come gestire le transizioni, in alcuni settori rischiano di produrre cadute occupazionali, dobbiamo darci negli strumenti. Le politiche industriali sono decisive, penso ad esempio all’automotive, e occorrono strumenti per affrontare le situazioni in cui le imprese decidono di chiudere: le comunità devono essere messe nelle condizioni di valutare se ci sono altre modalità di intervento, quindi in seconda istanza mettere in campo adeguati ammortizzatori sociali e politiche attive. Servono percorsi ordinati, questi fenomeni vanno governati”.
Il ministro Orlando ha chiuso con un appello: “Le altre forze politiche ci diano una mano a costruire un’agenda post – pandemia che sia incentrata sul lavoro”.