“Il mio presepe”: una poesia della scrittrice Maria Assunta Oddi invita a vivere il Natale nello spirito francescano
Nel dicembre del 1223 Francesco nel celebrare la Santa Messa di Mezzanotte espresse il desiderio di “Fare memoria di quel Bambino che è nato a Betlemme, e in qualche modo intravedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato; come fu adagiato in una mangiatoia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello”.
Ancora oggi nella terra della Natività l’indifferenza dell’uomo in guerra con il fratello calpesta la vita innocente.
La poesia della scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi invita il lettore a riscoprire, nella bellezza semplice di un presepe, la regalità evangelica del Dio fatto carne per annunciare la pace.
Il mio presepe.
Dentro il camino spento
Dove a volte nel silenzio della notte
Il vento soffiare sento
Vorrei costruire il mio presepe.
Con la farina bianca
Dietro una siepe di cenere
Farei la neve;
Con il muschio dei boschi montani
I prati più lontani;
Con la carta d’argento
Un fiume che corre lento;
Con i ramoscelli di pino
Alberi tra il cielo turchino;
Con la paglia gialla
In una vecchia stalla
Una calda mangiatoia
Dove posare un bimbo che sorride
E la notte di Natale benedice.
Maria Assunta Oddi
Luco dei Marsi 23-12-2023