“Il Piano Mattei e la sfida industriale”, confronto all’Aquila con il viceministro Cirielli e il presidente di Leonardo spa Pontecorvo
L’AQUILA – L’Aquila, Capitale italiana della Cultura 2026, al centro del confronto sulle nuove opportunità di sviluppo e cooperazione con il convegno “Il Piano Mattei e la sfida industriale” che si è svolto oggi, nella sede municipale di Palazzo Margherita a cui hanno preso parte il viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, il presidente di Leonardo Spa, Stefano Pontecorvo.
Un incontro, moderato dal giornalista, Piero Tatafiore, voluto dal primo cittadino del capoluogo d’Abruzzo, Pierluigi Biondi e a cui hanno preso parte il presidente della Regione, Marco Marsilio, e Alberico Gambino, vicepresidente della Commissione Affari Esteri (AFET) del Parlamento Europeo. Si tratta solo del primo di una serie di incontri di questo tenore che mettono L’Aquila al centro del confronto sui grandi temi nazionali e internazionali e che accompagneranno il nostro territorio alla sfida dell’anno della cultura.
“È stato un significativo momento di confronto con il viceministro Cirielli che ha competenze specifiche sul Piano Mattei, e una grande azienda, di caratura nazionale e internazionale, come Leonardo, con il mondo dell’imprenditoria e delle istituzioni locali. Un’occasione per ribadire gli impegni dell’Italia e in cui l’Abruzzo ha un ruolo importante, testimoniato dagli insediamenti che ci sono nella nostra regione e che sono impegnati nello sviluppo della space economy. L’Abruzzo può fare la sua parte in questa grande sfida”, così il sindaco Biondi.
“Il Piano Mattei pone al centro dell’agenda politica dell’Occidente il continente Africano. L’Africa ha grandi potenzialità economiche e, allo stesso tempo, sfide importanti all’orizzonte perché avrà una popolazione di 2,5 miliardi di persone entro il 2050. Un continente ricco di risorse che interessano ai nostri avversari sistemici, a cominciare dalla Russia, e, al contempo, trainare l’economia dell’Occidente e, in particolare, dell’Italia. L’obiettivo è costruire un futuro migliore per le giovani generazioni, occidentali e africane, e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha posto la questione all’attenzione dei paesi dell’Occidente e del G7” ha dichiarato il Viceministro Cirielli.
“Un proverbio cinese dice ‘Dai a un uomo un pesce e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita’. Noi stiamo dando canne da pesca in Africa. Il Piano Mattei vede Leonardo affiancare, infatti, Bonifiche Ferraresi nell’intervento per rendere fertili 36mila ettari in Algeria ed altri 5mila ettari in Egitto. In più le tecnologie (soprattutto aerospaziali) di Leonardo verranno utilizzate per favorire la realizzazione di infrastrutture strategiche nel Continente. In questo modo si potranno creare le condizioni di sviluppo agricolo e di sostenibilità ambientale in aree che, altrimenti, avrebbero innescato e favorito l’abbandono del territorio. Una goccia nel mare delle necessità africane” ha dichiarato il presidente di Leonardo spa, Stefano Pontecorvo.
Il convegno è stato un’occasione per approfondire, alla presenza di imprese e associazioni di categoria, il Piano Mattei, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e istituito con un’apposita legge nel gennaio scorso, il progetto strategico di diplomazia, cooperazione allo sviluppo e investimento dell’Italia per rafforzare e rinnovare i legami con il continente africano.
Per la definizione e l’attuazione del Piano è stata istituita una Cabina di regia, presieduta dal Presidente del Consiglio, composta dal ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (con funzioni di vicepresidente), da altri ministri, dal presidente della Conferenza delle regioni e province autonome e da rappresentanti di agenzie e società pubbliche che operano nel settore. Fanno parte della cabina anche rappresentanti di imprese a partecipazione pubblica ed università, oltre che esponenti della società civile e del terzo settore, individuati con decreto del Presidente del Consiglio.