Il sindaco Santilli stila un bilancio dei cinque anni di amministrazione: “Non serve avere le mani pulite se poi si tengono in tasca”
CELANO _ Il sindaco, Settimio Santilli, a pochi mesi dal termine del suo mandato, traccia un bilancio dei cinque anni di Amministrazione, dei traguardi raggiunti e dei percorsi avviati e in via di definizione nel Comune di Celano. Il resoconto permette di conoscere le principali linee di intervento, le azioni e le opere realizzate, raccontate dal primo cittadino (in un lungo post sulla pagina social), mostrando in modo sintetico la visione globale di Celano, una Città senz’altro in movimento ed in continua evoluzione.
“Siamo prossimi ormai alla conclusione del mandato elettorale – scrive il sindaco Santilli – e dunque è doveroso tirare le prime conclusioni. Sono stati 5 anni intensi ed impegnativi, dove abbiamo cercato di realizzare, con spirito di appartenenza, umiltà ed abnegazione, quanto di più importante la nostra Celano avesse bisogno in ogni settore: dall’edilizia scolastica alla riqualificazione dei quartieri, al sociale, allo sport, alla cultura, all’integrazione, al lavoro, ai servizi, alle attività ludiche e ricreative. Molti interventi sono stati fatti, altri sono in corso d’opera, altri ancora sono in programmazione. Non sta certamente a noi giudicare il nostro operato, ma a chi ci ha dato la responsabilità e l’onore di guidare la nostra città per 5 anni, ovvero a voi. A voi e solo a voi spetta giudicare quanto lasciato in eredità a Celano e alle future generazioni. Si sarebbe potuto fare meglio? Certamente. C’è una cosa però che tengo personalmente a sottolineare. Nessun veto è stato mai posto all’iniziativa di chicchessia, al di là di ogni appartenenza politica, ideologica e di parte e questo ha fatto sì che a Celano non attecchisse, come in altre parti, un clima intriso di odio sociale. E’ il sale della democrazia; ognuno si è sentito libero di poter essere protagonista, di dare il proprio contributo alla crescita della città.
Ogni contributo è stato ben accetto, purché andasse negli interessi di Celano. E’ un valore che non va assolutamente disperso. Il bene comune non può e non deve essere uno slogan o peggio un mero spot elettorale. E’ un impegno chiaro che non ammette deragliamenti, né ritardi e va perseguito da tutti. Il mio auspicio per il futuro prossimo è che a dominare siano lo spirito di collaborazione e il convergere di tutti su un confronto costruttivo, basato sul rispetto reciproco delle idee e delle persone. Sono convinto che tutto ciò rappresenti una forma di conciliazione che non abolisce le legittime distinzioni ed idee, ma che le integra rispettandole.
Dobbiamo accrescere la responsabilità sociale di tutti, non solo delle istituzioni. Dobbiamo comprendere che questo riguarda tutti noi e non è solo compito di qualcuno. Celano deve saper guardare con visione e lungimiranza al futuro, con il coraggio dei cambiamenti per la sua costante crescita, di cui i giovani devono essere, con umiltà e senso di sacrificio, i principali protagonisti e gli adulti la loro sapiente guida. L’augurio che mi sento di porgere per il 2020 è dunque anche un invito: nessuno pensi “non tocca a me”, sentiamoci tutti parte del cambiamento e della speranza, contribuendo ognuno secondo le proprie possibilità e le proprie inclinazioni a ricostruire là dove qualcosa si è spezzato, perché, come diceva don Lorenzo Milani, “Non serve avere le mani pulite se poi si tengono in tasca”.
Buon 2020 alla mia amata città di Celano e a tutti i miei concittadini.