“Il sipario si è chiuso! Si è chiuso su un’opera stupenda, unica ed irripetibile”. Le parole di addio di Vincenzo Olivieri all’amata moglie Barbara
PESCARA – Uno spettacolo unico e irripetibile! Così Vincenzo Olivieri, noto ed apprezzato attore, comico e showman abruzzese, ha voluto definire la personalità e l’animo di sua moglie Barbara, scomparsa due giorni fa per una malattia che purtroppo non le ha dato scampo.
Una lettera d’amore sì, ma, oltre l’immenso amore di Vincenzo per Barbara, che trasuda stima e ammirazione a 360 gradi.
L’abbiamo vista e letta sul profilo Facebook di Vincenzo Olivieri e abbiamo deciso di pubblicarla per diversi motivi.
Per rendere omaggio a Barbara, per rendere omaggio a Vincenzo e perché, in un momento come quello attuale, leggere questa parole dedicate da un uomo alla sua donna, è un fatto importante che crea uno spartiacque netto fra un uomo che ama una donna nella sua totalità, e chi, invece, continua a confondere l’amore col possesso.
Noi, oltre a dire bravo e grazie a Vincenzo, e a rinnovargli la nostra partecipazione al suo grande dolore, possiamo solo invitarvi a leggerla e a capirla fino in fondo.
“Il sipario si è chiuso!
Si è chiuso su un’opera stupenda, unica ed irripetibile: Barbara!
Uno spettacolo di allegria, altruismo, amore per la vita, per gli amici e per tutta la gente che ha incontrato e che Lei amava conoscere.
Ma per quest’opera straordinaria, non ci saranno repliche, non sarà possibile, eppure, ne sono certo….so che tutte le persone che hanno avuto la fortuna di vedere, emozionarsi ed apprezzare questo spettacolo, il suo ricordo se lo porteranno dentro per tutta la vita!
Ora però non vi rattristate, lei non lo avrebbe voluto! Anzi! Prendiamo tutto quello che lei ci ha insegnato e regaliamolo. Regaliamolo a quelli che questo immenso spettacolo per un motivo o per un altro, se lo sono perso!
Io, dal canto mio…che mi sono emozionato ed innamorato subito, già dal suo debutto, posso solo dire che ti amerò per sempre…bellissima opera: Unica ed Irripetibile!
Per sempre, tuo… Vincenzo!”