Impianto irriguo del Fucino. L’on. Fornaro (LeU) al Ministro per il Sud: «Riprogrammare subito i fondi»
AVEZZANO – Che fine hanno fatto i fondi destinati alla realizzazione del nuovo impianto irriguo della Piana del Fucino?
La domanda è stata posta dall’onorevole Federico Fornaro, LeU, al Ministro per il Sud del Governo Draghi.
Il deputato di LeU, infatti, ha presentato una dettagliata interrogazione, che vi proponiamo integralmente, per chiedere informazioni sui fondi e, soprattutto, sollecitare la loro riprogrammazione immediata per fare in modo di dotare una importante zona agricola e ortofrutticola, come il Fucino, di un impianto a dir poco vitale.
Questa la nota dell’onorevole Federico Fornaro.
lnterrogazione a risposta scritta
«Al Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno – Per sapere – premesso che:
- la pandemia COVID-19 ha richiesto un’azione coordinata per il contrasto e la mitigazione degli effetti sanitari, economici e sociali, e per il rilancio economico e sociale nel prossimo futuro, mobilitando tutte le risorse disponibili;
- che la Commissione Europea, con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2O2O/460 e del Regolamento (UE) 20201558 del Parlamento europeo e del Consiglio, ha adottato un pacchetto di modifiche dei regolamenti dei fondi strutturali, finalizzato a favorire l’utilizzo dei fondi, in funzione di contrasto all’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente la pandemia;
- che l’articolo 126, comma 10 del decreto legge 17 marzo 2020 n.18 (convertito dalla legge 24 aprile 2O2O n.271 prevede che le Amministrazioni pubbliche titolari di programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali possano destinare le risorse disponibili alla realizzazione di interventi finalizzati a fronteggiare l’emergenza Covid-19;
- che il decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 prevede specifiche norme per il contributo dei Fondi Strutturali al contrasto dell’emergenza Covid-l-9, volte ad ampliare la possibilità di rendicontare spese legate all’emergenza, assicurando la prosecuzione degli impegni già assunti nell’ambito della programmazione 2OL4-2020 anche con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione;
- che l’operazione di riprogrammazione consente non solo l’utilizzo delle risorse europee in funzione di contrasto all’emergenza, ma anche di adeguare finalità, modalità e tempistiche degli interventi della politica di coesione originariamente programmati alla luce delle oggettive complessità di attuazione che la crisi per la pandemia sta comportando;
In questo quadro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, e la Regione Abruzzo, hanno sottoscritto un accordo sulla riprogrammazione dei programmi operativi dei Fondi Strutturali 2014-202O, ai sensi del comma 5 dell’articolo 242 del decreto legge 34/2020 con il quale si prevede di utilizzare i fondi strutturali europei (FESR e FSE) come una delle principali fonti finanziarie da attivare nell’immediato sia per fare fronte alle spese per l’emergenza sanitaria, quanto alle esigenze di intervento per far fronte alle difficoltà economiche, occupazionali e sociali del Paese;
I progetti originari POR FESR e POR FSE 2014-2020 che verranno definanziati per utilizzarne le risorse per interventi sull’emergenza Covid-19 saranno finanziati con le risorse FSC riprogrammate come dall’art. 44 del decreto legge 431 2079;
Tra i progetti oggetto di definanziamento c’è quello per la “Realizzazione della rete irrigua a pressione della intera Piana del Fucino”, territorio in provincia de L’Aquila noto per la produzione di patate e barbabietole e recentemente per la produzione ortofrutticola;
Si tratta di un intervento fondamentale per il territorio che interessa un’area di importante produzione ortofrutticola dell’Abruzzo;
Si chiede alla Ministra per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno se è a conoscenza del grave ritardo sul rifinanziamento del progetto, considerato anche che per altre Regioni si e già proceduto alla restituzione di quanto definanziato, e quali azioni intenda intraprendere, al più presto, affinché venga effettuata la riprogrammazione degli interventi per l’Abruzzo, come previsto nell’accordo sopra citato, in modo da rifinanziare il progetto così importante per quel territorio».