Impianto irriguo per il Fucino. Domani ad Avezzano riunione dei Sindaci della Marsica per mettere fine a trent’anni di prese in giro

AVEZZANO – Un moderno impianto di irrigazione per la Piana del Fucino. Se ne parla da venticinque anni, un primo progetto risale all’epoca di Giovanni Pace, Presidente della Regione Abruzzo.

A quei tempi era assessore all’agricoltura Francesco Sciarretta, parliamo dei primi anni 2000. Ma di progetti in materia se ne è iniziato a parlare almeno decenni prima.

Insomma, sono almeno trent’anni che questo argomento agita, il più delle volte inutilmente, la politica regionale abruzzese, senza trovare uno sbocco concreto.

Per carità di patria non rievochiamo nemmeno il dibattito sul famigerato “Invaso di Amplero”, ma dalle vasche di raccoglimento della pioggia, ad un acquedotto del Fucino, fino ad arrivare ad un sistema di irrigazione, di idee ce ne sono state tante.

Ma gli imprenditori agricoli del Fucino, l’Orto d’Italia e una delle zone con prodotti Igp, ogni anno, come Pasqua e Natale, due volte l’anno, si trovano a fare i conti con siccità e danni del maltempo.

E allora, come dice l’antico adagio, “Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna”.

Con questo spirito, domani, 30 maggio, nell’aula consiliare del Comune di Avezzano, si terrà una riunione dei Sindaci della Marsica che cercheranno di trovare un’intesa proprio su questo argomento e portarlo finalmente all’attenzione di chi di competenza.

L’aula Consiliare del Municipio di Avezzano

D’altronde gli amministratori dell’area Fucense non hanno mai mollato la presa sulla grande questione infrastrutturale che attanaglia da anni il destino di questi territori: la nascita di un impianto irriguo per le campagne che sia degno, moderno e adatto a coltivazioni che “sfamano” catene nazionali.

I sindaci «non hanno perso la residua fiducia riposta nei confronti di ARAP e Governo regionale – spiegano in un documento sindaci e assessori dei Comuni di Avezzano, Celano, Trasacco, Collelongo, Ortucchio, Villavallelonga, Cerchio, Lecce nei Marsi, Aielli, Gioia dei Marsi, San Benedetto dei Marsi, Pescina, Collarmele e Luco dei Marsi – , attualmente impegnati al massimo nel portare avanti le mille e fantasiose progettazioni tese ad intercettare gli aleatori fondi del PNNR.

D’altro canto, però, Regione e Arap sono state del tutto disattente a sostenere con convinzione questo progetto, partito nel 2016, che riguarda il settore agricolo, motore economico della Marsica.

L’aver messo ai margini il Consorzio di Bonifica – dicono i Sindaci – è stato un gravissimo errore; fu contestato all’epoca anche dalle organizzazioni agricole».

L’ultimo “tentativo” in materia ha questa storia, così come ricostruita dagli stessi Sindaci della Marsica.

Il Bando di gara per “l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva ed esecutiva per realizzare la rete irrigua in pressione per l’intera piana del Fucino” è stato emanato il 21 aprile del 2020 e aggiudicato il 15 dicembre 2021.

Le prime attività progettuali sono iniziate nell’aprile scorso e il raggruppamento temporaneo di imprese, affidatario del progetto, ha 120 giorni di tempo per consegnare all’ARAP il progetto esecutivo e il piano di sicurezza e coordinamento.

«Siamo stufi di partecipare agli incontri con ARAP e Dipartimento agricoltura regionale, se in tali sedi non vengono forniti dati ed atti concreti.

«Siamo stufi di partecipare agli incontri con ARAP e Dipartimento agricoltura regionale, se non vengono forniti dati ed atti concreti»

Vogliamo sapere non solo il preciso cronoprogramma, ma come si intende risolvere il problema dell’approvvigionamento dell’acqua per questo impianto da 7000 ettari di terreno e quali iniziative sono state assunte dalla Regione per il recupero del finanziamento necessario alla realizzazione dell’opera.

Vogliamo – aggiungono ancora i sindaci – sapere come si intenderà coprire, con gli impianti intubati, i restanti territori e dove saranno collocate le vasche di accumulo.

Sappiamo adesso – continuano gli amministratori – che anche il grande studio di ingegneria e progettazione ha bisogno della collaborazione del Consorzio di Bonifica (che parteciperà come attore coinvolto nella riunione del 30 maggio) e, soprattutto, necessita delle conoscenze del territorio, dei dati e delle infrastrutture idrauliche presenti nel Fucino».

Loreta Ruscio

All’incontro promosso dall’assessore delegata del Comune di Avezzano, Loreta Ruscio, prenderanno parte anche i rappresentanti provinciali di Confagricoltura, Cia e Coldiretti.

«I nostri agricoltori e tutto il territorio marsicano – concludono i sindaci – meritano queste opere e non possono più attendere.

Il declino delle nostre comunità, piegate dal Covid-19 e dagli effetti delle guerre in Europa, è già in atto.

Noi, come amministratori eletti, abbiamo il dovere di evitare tutto questo: serve ora più che mai un Patto per il Fucino e, quindi, per il futuro della Marsica».

Ci auguriamo davvero che l’azione dei Sindaci possa smuovere questo specie di “Moai” piantato nella Piana del Fucino e che possa arrivare a dotare la Piana del Fucino di un impianto irriguo moderno e dare consolazione alla povera vedova che voleva esser certa, prima di raggiungere il suo defunto marito, di non essere sepolta nella… sabbia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *