Importante operazione di polizia al Supercarcere di Sulmona. Nardella (Spp): “Complimenti a tutti gli attori scesi in campo ma ora chiudere i reparti fatiscenti”
SULMONA – Un’importantissima quanto storica operazione di Polizia Penitenziaria è stata quella messa in atto ieri presso il carcere di massima sicurezza di Sulmona.
Nel pieno della notte una lunga fila di mezzi con all’interno un centinaio di Poliziotti penitenziari hanno varcato silenziosi i cancelli del penitenziario peligno. I lampeggianti dei tanti mezzi della Polizia penitenziaria, che di solito accompagnano le operazioni forti della Polizia penitenziaria, artatamente disattivati.
Il tutto per consentire ai tanti baschi blu intervenuti di passare inosservati mettendo così in pratica l’effetto sorpresa. E’ stata così magistralmente studiata dal Comandante di Reparto Primo Dirigente Alessandra Costantini e dal Direttore Stefano Liberatore l’azione da intraprendere da consentire alle tante donne e ai tanti uomini della Polizia penitenziaria partecipanti alla perquisizione straordinaria di scovare ben 33 telefonini e una non meglio precisata quantità di stupefacenti.
Un risultato di proporzioni storiche che fa dell’operato della Direzione , del Comando del carcere e di tutti i poliziotti intervenuti un motivo di vanto.
Molti sono stati i cambiamenti messi a punto dai vertici della Direzione e tutti molto positivi visti i risultati che si vanno giorno per giorno ottenendo. Una politica encomiabile, condivisa dal Provveditore Siciliano, dal Direttore Liberatore e dal Comandante Costantini i quali oltre, al conseguimento di importantissimi risultati, sta dando forza e morale a un personale che complice anche il Covid e la cronica carenza organica si era andato sempre più demotivando.
“Ora al carcere di Sulmona tira una nuova aria. Una di quelle che rendono orgoglioso un Corpo, qual è quello di Polizia Penitenziaria troppo spesso messo ai margini della mediaticità che conta e che da linfa aurea a quegli agenti da sempre chiamati a svolgere uno dei mestieri più complicati e difficili che vi siano.
La speranza ora è che si metta mano immediatamente all’aspetto logistico del carcere visto che a un padiglione nuovo fanno da contraltare gli altri che oltre ad essere obsoleti e non regolamentari (non hanno le previste docce e acqua calda in camera di pernottamento alias celle) presentano una condizione igienica compromessa da vani docce per nulla conformi alle leggi in materia di igiene, infiltrazioni di acqua che allagano i reparti ogni qual volta piove, un impianto elettrico che salta con una frequenza impressionante soprattutto quando ci sono condizioni atmosferiche avverse e impianti di riscaldamento da rivedere completamente visto che sovente saltano i tubi dei termosifoni di alcune camere.
Il Sindacato di Polizia Penitenziaria nel complimentarsi per l’efficienza dimostrata nell’operazione in premessa descritta chiede, al netto della consegna del nuovo padiglione, la chiusura immediata, per questioni igienico-sanitarie, dei restanti tre ( Blu, Verde e Giallo, così sono identificati i reparti interni).
Qualora non dovesse essere presa in considerazione la nostra richiesta chiederemo l’intervento delle istituzioni competenti in materia”, così il Vice Segretario Generale SPP Mauro Nardella