In Abruzzo riattivati i servizi di aiuto psicologico
L’AQUILA – Quando nel gennaio 2020 iniziò a circolare la notizia della possibile diffusione di un virus del quale poco, o meglio, nulla si sapeva, eravamo tutti convinti che la cosa non ci avrebbe riguardato. Poi venne febbraio e i primi casi importanti, anche vicini a ciascuno di noi; poi fu marzo, tra l’incredulità, la paura, gli ospedali stracolmi, i morti, il sistema e le persone impreparati ad affrontare il terremoto che ne è conseguito. Dal 4 marzo sono seguiti tre mesi di distanziamento fisico, di chiusure totali, di mancanza di relazioni sociali, di stravolgimento della vita personale, familiare, lavorativa e sociale di ciascuno di noi. Ebbene, per una società, non solo la nostra ma quella di tutto il mondo, abituata per le più svariate ragioni a star più fuori che dentro casa, i provvedimenti non sono passati come acqua fresca. Solitudine,tristezza, apatia, ansia, depressione, paura e spesso panico hanno assalito una gran parte delle persone, portando all’attenzione degli esperti le debolezze psicologiche di ciascuno e quelle del sistema relazionale e sociale fin qui costruito. Da un lato le persone fragili e bisognose di aiuto, dall’altro le diverse organizzazioni di specialisti a rispondere attraverso l’offerta di servizi di ascolto e aiuto psicologico, attivati al fine di offrire un sostegno psicologico che potesse alleviare il dolore e la sofferenza causati dalla anomala, inattesa, stupefacente situazione mondiale di generale impotenza rispetto alla dirompente potenza del virus che, come provato, induce non solo gravi danni fisici ma alimenta anche profondi disagi mentali.
Nella nostra regione, l’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo ma anche politici come Domenico Pettinari, vicepresidente del Consiglio Regionale, si fecero portavoce per sollecitare e richiedere l’attivazione di servizi psicologici gratuiti a disposizione della popolazione per alleviare e superare il grave momento di disagio. Oggi, in analogia al recente passato e considerata la positività dei risultati conseguiti nella prima fase della diffusione del virus, di nuovo Domenico Pettinari e Paolo Manfreda, presidente della Fondazione Ordine degli psicologi d’Abruzzo, sono a chiedere di ripristinare e riproporre gli utili e indispensabili servizi. Paolo Manfreda, si fa portavoce della Fondazione e mette a disposizione una task force di psicologi e psicoterapeuti che, a titolo di volontariato, si sono rivolti – nel precedente periodo – con specifici progetti a target di riferimento diversi;
“NON VI LASCIAMO SOLI” è un servizio di sostegno psicologico che ha come obiettivo di “salvaguardare/ripristinare l’equilibrio tra paura e rischio oggettivo, sostenere per condurre ad accettare il limite derivante dalla perdita della libertà per garantirsi un po’ più di sicurezza”. In questa seconda fase, chiamati a raccolta gli specialisti che avevano già operato nella prima, l’Ordine ha deciso di attivare tre sportelli di ascolto telematico: -1 Sportello di ascolto dei Sanitari e famigliari dei sanitari. I sanitari, per le ragioni note a tutti, sono quelli più coinvolti: gestire le inadeguatezze delle misure sanitarie, percepire la sofferenza dei malati e le loro angosce, essere consapevoli del rischio di essere contagiati e trasmettere ai propri cari…. -2 Sportello di ascolto dei positivi al Covid e persone in isolamento sia quelli tenuti in casa, che fanno i conti con il timore di un possibile aggravamento sia quelli ricoverati che oltre la malattia devono gestire anche l’allontanamento dai familiari. Anche questi ultimi non sono esenti dai disagi psicologici: assistere senza contagiarsi, stare vicini ma “lontani”, soprattutto non poter accompagnare un proprio caro all’ultima soglia può generare ingenti contraccolpi psicologici che possono produrre pesanti sbilanciamenti sia nell’attuale sia nel futuro. -3 Sportello di ascolto della popolazione rivolto a tutte quelle persone che sebbene non sanitari e non positive si sentono deboli e impreparate a fronteggiare la situazione. Il PROGETTO “PRONTO…CHI FAVOLA”, rivolto alle famiglie e in particolare ai bambini, per rassicurarli e non farli sentire disorientati, in questa fase non è stato ancora attivato ma attraverso il sito della fondazione www.fopsia.it o dell’Ordine https://www.ordinepsicologiabruzzo.it/ sarà possibile reperire nomi, recapiti e orari degli psicologi e dei terapeuti che hanno offerto la loro disponibilità all’ascolto.
Analogamente, A Pescara, per voce di Pettinari, si richiede nuovamente di ripristinare il SOSTEGNO PSICOLOGICO TELEFONICO e lasciarlo attivo tutti i giorni compresi i festivi dalle ore 8:00 alle ore 20:00. Per l’ampio range di tempo che copre, il servizio ha necessariamente bisogno sia degli operatori ASL sia delle professionalità di volontariato che metteranno a disposizione di chiunque ne farà richiesta la loro qualificata consulenza. E’ il caso, per citare un esempio, dell’“Associazione Italiana Mindfulness Yoga” che ha offerto terapeuti cognitivo-comportamentali volontari di supporto nella gestione delle delicate situazioni.