In centinaia per l’ultimo addio a Thomas Luciani. Presente il prete coraggio Don Antonio Coluccia. Lo strazio di nonna Olga: “Giovani cambiate questo mondo marcio”

PESCARA – Tantissima gente, tantissimi giovani oggi alle 17 per i funerali Cristopher Thomas Luciani, celebrato nella chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria di Rosciano. Ad officiare la funzione l’arcivescovo della diocesi di Pescara Penne, monsignor Tommaso Valentinetti, e il parroco don Mario Spadaccini. Per la giornata, il sindaco, Simone Palozzo, ha proclamato il lutto cittadino.

“Per chi vuole dare l’ultimo saluto al mio angelo…”, ha scritto ieri sui social, la nonna del 17enne, condividendo l’immagine del necrologio che fin da quando aveva tre anni e mezzo si era presa cura di Thomas “come una mamma”.

Nel manifesto funebre c’è una foto di Crox, così lo chiamavano gli amici, con i suoi capelli lunghi sulla fronte e il suo volto da bambino. 

 “Sarai sempre parte di me. Non potrò mai dimenticare il tuo sorriso. Ti amo”. Questa la scritta sulla maglia della fidanzatina di Thomas arrivata in lacrime nella chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. 

Don Antonio Coluccia: “”La vita è il più grande dono, non ha pezzi di ricambio”

Don Antonio Coluccia al funerale di Thomas – Foto Ansa

Tra i presenti alle esequie anche don Antonio Coluccia il prete coraggio di San Basilio di Roma che vive sotto scorta.

“La vita è il più grande dono, non ha pezzi di ricambio. Chi ha ucciso questo ragazzo? Siamo tutti responsabili – ha detto don Antonio Coluccia, che vive da anni sotto scorta, parlando dall’altare della Chiesa di Rosciano al termine del funerale -.

La vostra vita non è all’asta. Innamoratevi della vostra libertà. Pescara spero che sia una città che si muova ad intercettare questi malesseri. Responsabilità significa risposta. Il linguaggio della violenza porta alla perdizione. È tutto contro natura quando un ragazzo muore così.

Facciamoci una domanda: chi siamo? Diamo valore alla vita. Se vedete che ci sono persone, segnalatele alle forze di polizia. Quelle persone rovinano la vita di tutti”.

Presenti diverse centinaia di persone, la maggior parte all’esterno della chiesa gremita. Alla cerimonia funebre presenti fra gli altri il presidente della Regione Marco Marsilio, il prefetto di Pescara Flavio Ferdani, il Questore di Pescara Carlo Solìmene, il sindaco di Rosciano Simone Palozzo.

Presenti anche tanti amici di Thomas in lacrime e con una maglietta in ricordo del loro amico.

“Spero che la Tua assenza possa essere di monito ai tanti giovani qui presenti, che siano loro a cambiare questo mondo marcio e renderlo un posto migliore. Desidero che comprendano l’importanza della famiglia e di quanto essa sia sempre un posto sicuro.

Un luogo dove poter essere fragili, parlare delle proprie paure e delle proprie insicurezze; crescere e prepararsi alle asperità della vita”.

Così la nonna di Thomas, Olga, in un messaggio letto nel corso del funerale del nipote ucciso a coltellate a Pescara da due ragazzini.

Chiuso il parco ‘Bade Powell’. Il sindaco: ‘Troppi curiosi’

Uno dei bigliettini lasciati al Parco Baden Powell di Pescara – Foto Ansa/Lorenzo Dolce

Intanto è stato chiuso il parco ‘Baden Powell’ di via Raffaello a Pescara dove domenica scorsa è stato assassinato Thomas Christopher Luciani, 17 anni ancora da compiere. Al cancello d’ingresso del parco c’è una catena.

“Abbiamo deciso – spiega l’assessore ai Parchi del Comune di Pescara Gianni Santilli – di chiudere il parco per la continua e incessante presenza di persone e curiosi. Il viavai nelle ultime ore si era fatto crescente e per questo abbiamo deciso la chiusura per qualche giorno. Crediamo di riaprirlo entro un paio di giorni”.

Davanti all’ingresso, intanto, aumentano fiori, striscioni e bigliettini in ricordo del ragazzo ucciso da due coetanei. In evidenza una scritta che suona come un atto d’accusa: le iniziali dei cognomi dei due presunti omicida con le scritte “Assassini”. Poi tanti i e “Christopher vive”.

Accanto a questo grido, poi, un simbolo che ricorda molto quello dei “Doni della Morte” della celebre saga di Harry Potter. Questo è quanto scritto a grandi caratteri, con bombolette spray, sul prato sintetico del campetto di calcio del parco ‘Baden Powell’ di Pescara dove domenica scorsa è stata strappata brutalmente la vita a Thomas Luciani.

Scritte che, però, sono state subito ripulite dal personale del Comune. Rimosso anche uno striscione dal tenore analogo.

La vicenda di Thomas non si chiude qui e non ci riferiamo all’iter giudiziario e processuale che auspichiamo sia tanto veloce quanto duro per chi si è macchiato di questo orrore.

La vicenda di Thomas deve essere portata avanti perché, raccogliendo l’invito di Nonna Olga, questo mondo e questa società si rendano finalmente conto del troppo odio e della scarsa considerazione per la vita che regnano indisturbati. Forse abbiamo un problema.