“In Italia i Pronto soccorso quasi tutti allo stremo ma quello dell’Aquila tiene bene”: precisazione della Asl1 sugli articoli riportati oggi dalla stampa
L’AQUILA – «Si riportano, a seguire, alcuni dei titoli dei quotidiani degli ultimi giorni sui pronto soccorso di altre Regioni: ‘Como, Pronto soccorso al collasso, 27 novembre, La Provincia Pavese; ‘Roma, nei pronto soccorso è caos’, Messaggero 30 novembre; ‘Pistoia, ambulanze in coda al pronto soccorso (2 dicembre, Tvl); ‘Trieste, pronto soccorso del Burlo in ginocchio’, Il Piccolo, 1 dicembre; Macerata, boom di accessi al pronto soccorso, 27 novembre, Il Resto del Carlino” – si legge in una nota stampa dell’Asl1 che continua – “Come si evince dal confronto con le notizie a livello nazionale”, dichiara la Direzione Asl, “il pronto soccorso di L’Aquila tiene bene e funziona molto meglio rispetto alla gran parte delle altre regioni.
Per l’ospedale di L’Aquila entra nello specifico il dr. Vincenzo Pace, coordinatore medico nello staff della Direzione Asl.
“Non abbiamo situazioni di particolare emergenza”, afferma Pace, “nonostante alcuni giorni di forte afflusso, dovuti a polmoniti comunitarie degli anziani, recrudescenza di bronchiti croniche e scompensi cardiaci, come accaduto il 1 dicembre scorso quando, con 75 accessi nel pomeriggio, sono rimasti da assistere 9 pazienti.
Questa massiccia affluenza è stata smaltita nei tempi più rapidi possibili, con l’utilizzo di alcune misure, tra cui la messa a regime dell’Obi, in cui sono stati accolti 6 pazienti, e la collocazione degli altri 3 su letti dotati anche di materassi antidecubito”
“Per migliorare l’assistenza”, conclude Pace, “è necessario un maggior filtro da parte dei medici di base, anche tramite la realizzazione degli ospedali di comunità e la fattiva collaborazione dei reparti di medicina e chirurgia degli ospedali nell’effettuare dimissioni non protette a domicilio entro le ore 12 anche nei giorni festivi e prefestivi.
In aggiunta a questo, la Direzione ha già dato disposizioni per attivare posti preordinati di area medica e chirurgica quotidianamente a disposizione del pronto soccorso».