In una lirica la scrittrice Maria Assunta Oddi celebra l’ottavo centenario delle stimmate di Francesco d’Assisi

In perfetta letizia.

“E le gioie semplici sono le più belle”

Sussurravi ricco di umiltà ai tuoi fratelli.

Oh Francesco dal cuore fanciullo!

Del sole nascente della graziosa luna

Delle chiare e fresche acque cantavi

In gioiose rime il mistero gaudioso.

Con le mani trafitte dall’impronta del Cristo

Mirabile prodigio nella fiamma d’amore

Accarezzavi l’animo dell’uomo per sanarlo

Dal dolore dalla fame dalla guerra.

Nel tuo perdono il peccato fragile e infermo

Si faceva conforto nella bontà infinita del celeste Padre.

Nella speranza di redenzione le tue lacrime d’umida rugiada

Vestivano di luce ogni filo d’erba per farne sublime preghiera.

Le tue braccia imploranti in rapidissimo volo

Verso l’incontro con il Creatore del mondo

Ti fecero angelo disceso sul monte aspro e selvaggio

Ad abbracciare la nudità degli ultimi e degli oppressi.

Intorno a te si radunò l’alba del nuovo giorno:

Epifania di misericordia nella bellezza del sommo bene.

E lieti giunsero gli uccelli a far banchetto di bacche e frutti

E il ramingo lupo a chiedere accoglienza e ogni creatura vivente

Per lodare l’Altissimo solidali nell’umanità con tutti

In perfetta letizia

                                                                                                                              Maria Assunta Oddi