Inchiesta sui lavori pubblici a Tagliacozzo nell’era Di Marco Testa: raffica di assoluzioni. Condanne solo per la scalinata di San Sebastiano
AVEZZANO – Inchiesta sui lavori pubblici di Tagliacozzo di sei anni or sono, oggi la sentenza di primo grado che ha visto una raffica di assoluzioni e una condanna a 3 anni per un solo capo di imputazione per l’ex Sindaco Maurizio Di Marco Testa.
Condanna coro la quale il difensore dell’ex primo cittadino di Tagliacozzo, l’avvocato Roberto Verdecchia, ha già preannunciato ricorso in Appello.
Il Tribunale di Avezzano, in composizione collegiale, in relazione ai fatti di Tagliacozzo per cui il 31 marzo 2016 vi furono delle misure cautelari nei confronti di gran parte degli imputati ha così deciso:
In relazione al capo a) e b) dell’imputazione che vedeva l’ex sindaco Maurizio Di Marco Testa, imputato dei reati di concussione ai danni del consigliere Gargano Alfonso e di turbativa d’asta per una presunta combine a favore del professionista Carlo Tellone, ha assolto l’ex primo cittadino con la formula più ampia perché il fatto non sussiste, ripercorrendo la decisione già presa dalla Corte di Appello del maggio 21, confermata in Cassazione, nonostante già fosse maturata la prescrizione in relazione alla turbativa ad asta oggetto di contestazione.
Assoluzione anche per l’altro reato di turbata libertà degli incanti, rubricato a turbativa d’asta, per quanto concerne i lavori di affidamento dell’immobile comunale in via D’Annunzio, già adibito ad ex uffici giudiziari, per tutti gli imputati.
Anche qui assoluzione piena per tutti gli imputati Di Marco Testa, Angelo Poggiogalle, Maurizio Palmeggiani, Luigi Mastroddi, Antonio Mastroddi e Gianpaolo Torrelli, perché il fatto non sussiste.
Lo stesso Tribunale di Avezzano, però, in relazione ai lavori della scalinata antistante la chiesa di San Francesco in villa San Sebastiano, ha assolto l’ingegnere Gianpaolo Torrelli, seppur con la formula dubitativa, condannando tutti gli imputati a pene decisamente severe.
Per Maurizio Di Marco Testa 3 anni e 2 mesi di reclusione, più multa, oltre interdizione, Angelo Di Marco a 2 anni 2 mesi due di reclusione e Giancarlo Bonifaci a 1 anno di reclusione.
«Le sentenze sono abituato a commentarle nell’opportuna sede giudiziaria – dice il difensore di Di Marco, avvocato Roberto Verdecchia – qualora queste non rispettino i parametri di quanto ha fatto emergere il dibattimento come in piccolissima parte è avvenuto in questo caso.
Seppur il Di Marco Maurizio Testa è stato assolto con la formula più ampia per il più grave reato di concussione per cui tutta la vicenda è partita e si sviluppata, fatto posto presuntivamente ai danni di un consigliere comunale di cui non si ha più traccia nonché per altre due fantasiose ipotesi di turbativa d’asta, di cui una anche già prescritta per cui v’è stata sentenza assolutoria, purtroppo è stato condannato a pena decisamente severa, se si tiene conto del limite edittale, per un vicenda (scalinata di San Francesco in Villa San Sebastiano nuova) – prosegue l’avvocato Verdecchia -, dove altri due coimputati hanno avuto la meglio, visto che chi ebbe gratuitamente a realizzare il progetto è stato prosciolto all’udienza preliminare ed il dirigente è stato assolto.
Vorrà dire che nessun amministratore più sarà chiamato a fare del bene per la sua comunità, visto che l’unico interessamento dei due Di Marco era semplicemente finalizzato affinché’ l’opera si sarebbe dovuta realizzare prima del periodo estivo.
Appello doveroso – conclude il difensore dell’ex Sindaco di Tagliacozzo -, per eliminare ogni macchia nei confronti di persone che hanno nell’onestà e nel lavoro i solidi principi di vita».