Incontro a La Spezia fra governo e contrari ai vaccini. Costa non risponde a Grimaldi
Il presidente del Comitato Cure Domiciliari Covid-19 aveva posto la questione dell’inottemperanza verso questo tipo di metodologia
AVEZZANO – Al sottosegretario alla sanità non piace la domanda del Comitato Cura Domiciliare e abbandona un incontro pubblico a La Spezia.
A riferirlo gli stessi esponenti del Comitato Cura Domiciliare Covid-19, il presidente, avv. Grimaldi, e la portavoce, la collega giornalista Rigano.
L’incontro, svoltosi l’altro ieri, era stato organizzato proprio per un confronto fra scettici e contrari al vaccino Covid, e il sottosegretario che avrebbe dovuto rispondere ai quesiti.
Al momento delle domande dell’avvocato Grimaldi, però, il sottosegretario Costa avrebbe affermato che la domanda non era prevista e, quindi, ha lasciato l’incontro chiudendo il confronto.
Questo il racconto, con tanto di video che vi proponiamo a fine articolo, dell’avvocato Erich Grimaldi e della portavoce Valentina Rigano.
«Durante un incontro pubblico svoltosi a La Spezia, il sottosegretario al ministero della Salute, Andrea Costa, ha lasciato la platea dopo una domanda dell’avvocato Erich Grimaldi, invitato in qualità di relatore tecnico e presidente del Comitato Cura Domiciliare Covid19.
Come mai?
Grimaldi ha chiesto al sottosegretario per quale motivo il nostro paese, nella battaglia contro il Covid, abbia puntato unicamente alla campagna vaccinale, senza sfruttare le ulteriori armi a disposizione come le terapie domiciliari precoci, per le quali il comitato chiede da 20 mesi di effettuare studi randomizzati sulle esperienze ed evidenze dei medici che hanno agito sul campo, nonché gli anticorpi monoclonali che stiamo regalando agli altri paesi.
Grimaldi ha riproposto la vicenda dell’ordine del giorno del Senato sulle cure domiciliari mai applicato dal Governo
L’avv. Grimaldi ha inoltre chiesto a Costa perché il ministero della Salute non abbia rispettato l’ordine del giorno approvato dal Senato, in data 8 aprile 2021, quasi all’unanimità con cui si impegnava il governo a revisionare i protocolli di cura domiciliare con la partecipazione dei medici che hanno agito sul campo, licenziando le linee guida del 26 aprile 2021 con il medesimo approccio terapeutico di vigile attesa, aggiungendo la mancata risposta allo studio retrospettivo recentemente pubblicato dal prof. Fazio negli Stati Uniti, inviato al Ministero, dove si dimostra che le ospedalizzazioni si riducono a zero con l’approccio precoce.
Il sottosegretario, dopo aver ascoltato la domanda, ha glissato, sostenendo che la domanda non fosse prevista, per poi velocemente affermare che si tratti una falsità perché il Paese stava investendo nelle cure per il Covid.
Senza risposta ora le domande sono due, quella a cui il sottosegretario non ha risposto e una seconda, ovvero “quali investimenti”?». Comitato Cura Domiciliare Covid-19, il Presidente Erich Grimaldi e la portavoce Valentina Rigano.