Incontro al Mise per LFoundry Avezzano. Sindacati fra preoccupazione e necessità di un tavolo di settore
AVEZZANO – Futuro dello stabilimento LFoundry di Avezzano dopo l’accordo con la Spark e Wuxi, secondo i sindacati c’è ancora molto da chiarire e stabilire per definire a strada del grande impianto produttivo avezzanese.
Iniziamo con la reazione della segreteria e rsu Fim di Avezzano: «Nella conferenza tenutasi oggi tra funzionari del Mise, Azienda, Organizzazioni Sindacali e Rsu non sono state registrate delle novità positive. L’Ad di LFoundry ha presentato un piano quinquennale che per quel che ci riguarda mostra grossi segnali di debolezza a cominciare dalla possibile fuoriuscita graduale di on semi le cui commesse andrebbero compensate con i nuovi prodotti ancora in fase di sviluppo. Prosegue nel frattempo la perdita di posti di lavoro stabile con conseguente perdita di professionalità importanti. Assolutamente modesti gli investimenti previsti e restano inevase le risposte alle domande sulla proprietà. Come FIM auspichiamo che l’attenzione del Ministero resti alta e che si continui a vigilare sull’eventuali evoluzioni». Segreteria e Rsu-Fim.
Questo il commento, sempre per la Fim, del coordinatore nazionale Augusto Bisegna e del segretario territoriale Fim-Cisl, Antonello Tangredi: «Si è da poco concluso l’incontro tra LFoundry di Avezzano, società di semiconduttori di proprietà cinese Spark -Wixi con circa 1350 dipendenti. All’incontro hanno partecipato oltre alle organizzazioni sindacali di Fim, Fiom, Uilm, le RSU aziendali. Il direttore di stabilimento, Marcello D’Antiochia, durante l’incontro, ha dichiarato che nel corso del 2020 c’è stato un rallentamento della produzione di “wafers” legato alla pandemia e al nuovo “MES” (sistema operativo aziendale) a cui si sono sommati due eventi di micro-interruzione elettrica, nel mese di luglio 2020, che hanno generato ritardi nella consegna della produzione. D’Antiochia ha dichiarato che in questo stato di cose lo stabilimento ha il 30% di eccesso di ore lavorabili e il fatto di avere, come sito un monocliente: ON Semiconductor con il quale ci vincola un contratto fino al 2024 di fornitura di cmos (sensori per automotive), implica per D’Antiochia che, il sito abruzzese per essere competitivo dovrà ridurre i costi per aumentare la competitività. Sulla cessione della business unite – CRM (ufficio commerciale) a Spark EU, altra società cinese, composta da 27 lavoratori di cui 20 tedeschi e 6 italiani su cui l’azienda ha aperto la procedura di cessione di ramo d’azienda ex-art.47, lo stesso D’Antiochia ha riferito al tavolo non ci saranno conseguenze rispetto all’occupazione. Per il 2022 sono stati annunciati inoltre investimenti per circa 18 milioni di euro. Come Fim riteniamo necessario, vista l’importanza del settore dei semiconduttori, su cui molte filiere produttive della nostra industria, stanno scontando una carenza di forniture dall’estero, di aprire un tavolo di sviluppo del settore che, oltre a monitorare gli investimenti, lavori per lo sviluppo del settore, dentro una strategia nazionale ed europea».
Monica Di Cola Uilm-Uil
Così invece la Uilm-Uil che mostra preoccupazione: «In modalità videoconferenza, si è tenuto oggi l’incontro con il MiSe, incessantemente invocato dalle organizzazioni sindacali, fortemente preoccupate per la tenuta industriale di un sito strategico, per l’economia di un territorio già fortemente colpito da crisi ed eventi negativi stratificati, ma soprattutto per la ripresa di una politica industriale del Paese.
I segnali che hanno portato le parti sociali all’apprensione sono sentinelle che fanno temere una fuga della
proprietà cinese, dopo aver svuotato il sito di conoscenza, clienti e processi, proprio ora che il settore dei
semiconduttori è stato riconosciuto dall’Italia e dall’Europa strategico, essendo materia prima nelle applicazioni
in settori critici come l’automotive, le telecomunicazioni, il medicale, l’elettronica, i trasporti e la difesa.
Assetto societario – Acquisito per entrare a far parte di una IDM il sito si ritrova invece ad essere sempre più
fonderia per un gruppo con cui intrattiene rapporti di tipo commerciale attraverso una serie di aziende
aumentando la catena di soggetti tra prodotto e cliente e disperdendo il margine di profitto.
Mono committenza – La linea del sito per il suo 80% produce sensori di immagine per un unico cliente storico,
il contratto in vigore prevede fornitura fino al 2023.
Si lavora con le vecchie commesse, con i processi di proprietà LFoundry e non sono stati introdotti nuovi
prodotti, nuovi processi e nuovi clienti. Recentemente è stato annunciata la cessione di ramo di azienda del
personale e delle attività che si occupano di rapporti con i clienti.
Prodotti – Il mix di prodotti che dovrebbe rappresentare il piano industriale dello stabilimento, non sarà in grado
di sostenere i livelli occupazionali poiché il prodotto power riempitivo della linea per il suo basso contenuto
tecnologico non garantisce lo stesso profitto ed alternativamente la linea non sarebbe in grado di sostenere
volumi a parità di guadagno.
Investimenti – È in atto una politica stringente di riduzione dei costi che mette a rischio la sicurezza delle
persone degli impianti e dei prodotti stessi, un’economia estremamente incompatibile con progetti di sviluppo a
medio e lungo termine per il sito.
Occupazione – “saper fare” è stato per 30 anni il motore del sito di Avezzano ed il motivo per cui abbiamo
tenuto sui mercati; una ricchezza frutto della contaminazione di conoscenza, manualità, tecnica, ingegno e
creatività, possibile solo operando nello stesso ambiente e per lo stesso scopo. È in atto un’emorragia di figure
professionali altamente specializzate, spesso uniche che non vengono sostituite ne rimpiazzate riqualificando
personale.
Una società sana che non vuole solo esportare capitali all’estero e che opera in un settore in forte espansione,
di forte e solido interesse strategico DEVE dire QUANTO e COME vuole investire ed il nostro indicatore non
può essere che l’aumento di occupazione stabile e di qualità.
Una azienda che opera nel nostro Paese con tali contenuti tecnologici ha la responsabilità sociale ed
economica di INVESTIRE in INNOVAZIONE, attraverso piani finanziati anche di Industria 4.0.
Al Ministro Giorgetti chiediamo con FORZA di inserire tra le attenzioni della Cabina di regia per
l’internazionalizzazione anche LFoundry e al Governo tutto chiediamo una spinta forte affinché questo sito
straordinariamente importante venga incluso dal Commissario Breton tra i siti chiave per la strategia europea
dei semiconduttori».