“Intelligence Collettiva. Appunti di un ingegnere rapito dai servizi Segreti”: nuova uscita di Angelo Tofalo

La Fondazione Margherita Hack debutta nell’editoria con un libro sui Servizi segreti. “Intelligence Collettiva. Appunti di un Ingegnere rapito dai Servizi segreti” di Angelo Tofalo, parlamentare già componente del Copasir. Marco Santarelli, direttore scientifico e promotore della Fondazione: “Un omaggio al metodo della divulgazione tanto caro all’astrofisica, raccontare in maniera semplice questioni complesse”.

Fra qualche mese, a Trieste, verrà inaugurata la Biblioteca dedicata a Margherita Hack grazie al lavoro della Fondazione a lei intitolata presieduta da Mario Masi e promossa dal teramano Marco Santarelli che ne è il direttore scientifico. Ieri alla sala stampa della Camera dei deputati il debutto della Fondazione anche come casa editrice con il libro “Intelligence Collettiva. Appunti di un Ingegnere rapito dai Servizi segreti” del parlamentare Angelo Tofalo, già componente della commissione COPASIR.

Autorevoli contributi dei protagonisti dei Servizi segreti italiani e di studiosi della materia, il rapporto fra emergenze sanitarie e sicurezza nazionale, sullo sfondo il dibattito sul Copasir e sull’Agenzia cyber. C’è anche questo nel libro: “Intelligence Collettiva. Appunti di un Ingegnere rapito dai Servizi Segreti” di Angelo Tofalo e edito dalla Fondazione Margherita Hack presentato ieri. Un libro che coniuga l’accuratezza del saggio e lo stile e il linguaggio divulgativo del romanzo: appassiona sia per il tema – generalmente associato ai misteri e ai segreti di Stato – sia per i numerosi richiami a problemi di stretta attualità.

“Intelligence Collettiva” non è un libro autobiografico, come precisa lo stesso Angelo Tofalo che, oltre a scriverne di persona, raccoglie i contributi di autorevoli protagonisti del mondo della sicurezza e dei Servizi segreti che hanno partecipato, nella precedente legislatura, ad un ciclo di conferenze che si è svolto alla Camera dei deputati: oltre mille persone in presenza e circa due milioni e mezzo di visualizzazioni on line testimoniano l’interesse sull’argomento. 
Nel libro, quindi, troviamo gli scritti dell’attuale presidente del Copasir, Raffaele Volpi; dell’avvocato Luigi Panella, che scrive del segreto di Stato; del direttore del DIS Gennaro Vecchione, con un focus sull’Intelligence economica e finanziaria e un’appendice sul rapporto fra sicurezza e emergenza sanitaria; dell’ambasciatore Giampiero Massolo, che ha guidato il DIS qualche anno fa e oggi è presidente di Fincantieri; del prefetto Adriano Soi, che per anni ha collaborato con l’intelligence; del professor Mario Caligiuri, considerato fra i massimi studiosi di Intelligence del Paese; di Alfredo Mantici, direttore del reparto analisi del Sisde; del generale Nicola Gelao, che è stato a capo del RIS, il Reparto Informazione e Sicurezza della Difesa Militare; di Umberto Saccone, per anni nel SISMI e oggi direttore della Security all’ENI; del professor Marco Santarelli, il direttore scientifico della Fondazione Margherita Hack, che delinea il fondamentale legame fra Intelligence e semiotica; di Aldo Giannuli, con un excursus sul terrorismo internazionale; di Felice Casson, magistrato e parlamentare che, nella precedente legislatura, è stato Vicepresidente del Copasir con un intervento sul rapporto fra Servizi segreti e magistratura; Nicola Bonaccini, giornalista, esperto di Comunicazione in forza al Ministero della Difesa, che traccia le linee di quello che è spesso il controverso rapporto fra  informazione e Servizi segreti. Infine, ma non da ultimo, di Andrea Margelletti, presidente del Cesi, che scrive dei “Servizi segreti con licenza di uccidere”, Servizi che lo Stato italiano non prevede.

Angelo Tofalo dichiara al riguardo: “Un lavoro attualizzato alla pandemia che racconta in maniera semplice, ma precisa le leggi che regolano i Servizi segreti e l’evoluzione storica con uno sguardo attento al contesto internazionale. Non libro autobiografico, ma divulgativo e didattico: l’Intelligence è un metodo, un invito ai cittadini di entrare nel merito delle questioni anche complesse. Nella mia visione, ritengo che possiamo alzare il livello di sicurezza del Paese anche con la formazione e l’informazione. Non tutti possiamo fare Intelligence, ma tutti possiamo contribuire a costruire un Sistema Paese più resiliente con una comunità più sensibile alla cultura della sicurezza e della difesa. Io insegnerei il metodo logico sin dalle elementari. Riconoscere e capire, ad esempio, quando si legge un articolo chi è l’editore, chi è il giornalista, perché viene impaginato in un certo modo, chi ha raccolto i dati. Anche questo significa utilizzare il metodo Intelligence”.

Marco Santarelli spiega le ragioni del debutto della Fondazione Margherita Hack nell’editoria con una collana, che sarà diretta dallo stesso Tofalo, su “Difesa, Sicurezza e Intelligence“: “Margherita Hack ha speso la sua vita, non sempre compresa dal mondo scientifico, per coniugare la ricerca speculativa alla divulgazione. La sua filosofia di vita e di lavoro era quella di raccontare le cose difficili con parole semplici. Il nostro obiettivo è lo stesso: questa collana si propone di divulgare al cittadino alcune delle abilità dei Servizi segreti per una maggiore consapevolezza e per uno sviluppo di una cultura diffusa sulla sicurezza. Lo scopo è quello di far capire come, in uno spazio digitale attuale e con strumenti innovativi, sia ancora fondamentale rivolgersi alla logica e alla capacità umana di mettere in relazione gli eventi per prevenire sia attacchi terroristici che azioni criminali di ogni genere. Oltre a questo, va sottolineato che i proventi del libro serviranno a finanziare la catalogazione e la biblioteca intitolata a Margherita Hack che sarà inaugurata quest’estate e che stiamo realizzando in collaborazione con il Comune di Trieste”.

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