Interruzione farmacologica di gravidanza: Verì raccomanda somministrazione in ospedale
PESCARA – L’Assessore alla salute Nicoletta Verì, con una circolare rivolta alle Asl abruzzesi, firmata anche dal Dg della sanità Claudio D’Amario, raccomanda che l’interruzione farmacologica di gravidanza con utilizzo di mefipristone e prostaglandine sia effettuata negli ospedali e non presso i consultori familiari.
Nonostante la somministrazione della Ru486, ovvero la pillola abortiva, sia consentita ai consultori anche dalle nuove Linee Guida istituite dal Ministero della salute, l’Assessore Verì sconsiglia caldamente che ciò avvenga se non in un regime ospedaliero, viste le condizioni dei consultori abruzzesi, spiega la Verì, “Dove non sempre è presente una figura medica e non c’è una perfetta integrazione con le sedi dipartimentali. Vale a dire che le indicazioni ministeriali potrebbero non essere rispettate. Di qui la richiesta di somministrare il farmaco preferibilmente in ambito ospedaliero, a tutela della salute della donna e nel pieno rispetto del dettato della legge 194”.
Non sono tuttavia dello stesso avviso Sara Marcozzi, capogruppo 5Stelle Abruzzo, e le Democratiche abruzzesi. Entrambe pongono l’accento sulla già elevata difficoltà per le donne di compiere la scelta di abortire, difficoltà alla quale non va, secondo loro, aggiunta anche quella della realizzazione dell’atto. Continuano poi affermando come, se i consultori non sono adatti alla somministrazione della terapia, bisognerebbe renderli in grado di farlo, piuttosto che aggirare il problema raccomandando soluzioni alternative.
Infine le donne del PD legano questa decisione da parte della Verì alla sua provenienza politica, citando le decisioni simili prese dai governi di Umbria e Marche, anch’essi di Centro-Destra.
Marcozzi invece chiede le dimissioni dell’Assessore: “Se l’Assessore non è in grado di difenderne le prerogative (n.d.r. delle donne) e di proteggerle nelle situazioni in cui c’è maggiore bisogno di aiuto e sostegno, lo dica subito e torni a casa invece di mettere nuovi e potenziali ostacoli”.