Irrigazione nel Fucino, firmato importante protocollo d’intesa nell’interesse del mondo agricolo
Siamo ben lontani dall’epopea delle vicende di siloniana memoria, dalle convulse e rocambolesche trattative di don Circostanza, narrate in Fontamara, ma il problema del Fucino è sempre lo stesso: l’acqua. Non solo per uso potabile e domestico ma ancora di più per l’uso nelle irrigazioni dei fertili terreni agricoli. Il problema della siccità e della possibilità di irrigare i campi da tanti anni non fa dormire sonni tranquilli agli agricoltori marsicani. Si parla di un mega progetto per l’irrigazione dei campi. Se ne parla, appunto.
Ma per rientrare nella stretta attualità oggi dobbiamo segnalare un importante risultato raggiunto nell’interesse del mondo agricolo fucense. Nella sede della Prefettura dell’Aquila, infatti, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Prefettura, le associazioni di categoria (Confagricoltura, Coldiretti, Confederazione degli agricoltori), il Consorzio di bonifica Ovest Liri Garigliano ed i comuni di Aielli, Avezzano, Cerchio, Collarmele, Luco dei Marsi, Ortucchio, Pescina, San Benedetto dei Marsi e Trasacco che impegna i sindaci sottoscrittori “con ordinanza univoca e congiunta, a provvedere alla sospensione dell’irrigazione dei terreni agricoli, ricadenti nell’ambito del territorio comunale di competenza, a decorrere dalla ore 12 di sabato 27 giugno alle ore 05 di lunedì, per ogni fine settimana, fino al prossimo 31 agosto”.
La seconda parte dell’intesa riguarda il Consorzio di bonifica che “si impegna a provvedere all’attività di integrazione idrica, mediante accensione dei pozzi, in maniera funzionale alle diverse esigenze agricole e ambientali del territorio, programmando l’irrigazione tra le diverse zone secondo un meccanismo di rotazione. Il ricorso alla sospensione è previsto soltanto in estrema ipotesi”. L’articolo terzo del protocollo riguarda gli impegni delle associazioni di categoria che “si impegnano a divulgare e a supportare le determinazioni conseguenti a questo accordo, dandone ampia diffusione ai propri associati”. Dulcis in fundo l’articolo quarto recita che “la Prefettura in un’ottica di collaborazione istituzionale, si impegna a promuovere verifiche di monitoraggio e ad assumere ogni elemento informativo utile alla gestione della siccità, con l’apporto di una cabina di regia composta da tutti i firmatari del presente protocollo”. Insomma, la mediazione del Prefetto Torraco è andata buon fine e pare aver messo una toppa allo strappo verificatosi tra i sindaci marsicani.
Ricordiamo i fatti. Lo scorso 29 aprile c’era un’intesa per lo stop all’irrigazione nei fine settimana. Una decisione assunta al fine di salvaguardare le già esigue risorse idriche della zona. L’alleanza è durata poco e sono arrivati i primi dietrofront. Alcuni sindaci avevano emesso ordinanze per la sospensione delle irrigazioni nei week end, per consentire ai pozzi di rigenerarsi. Una nota dell’Ersi, infatti, faceva riferimento ad un possibile periodo di siccità estiva nel Fucino. Da qui la decisione del Prefetto Torraco di riunire tutte le parti in causa attorno ad un tavolo e trovare l’opportuna soluzione. Al termine dell’importante riunione il Sindaco di Celano Settimio Santilli ha diffuso la seguente nota: “Voglio congratularmi con il Prefetto Torraco per la convocazione del tavolo e per l’impegno e la mediazione assunti negli interessi del mondo agricolo. La sua figura istituzionale a monitoraggio degli impegni assunti da tutti i sindaci, le associazioni di categoria e il Consorzio di Bonifica Ovest Bacino Liri-Garigliano in maniera collegiale e all’unanimità è risultata quantomai necessaria e di fondamentale importanza, affinché tutto il territorio fucense si attenga in maniera univoca alle stesse regole senza alcun fraintendimento. Sono convinto che gli agricoltori sapranno rispondere in maniera adeguata e matura a questo nuovo provvedimento con una adeguata programmazione e pianificazione, così come già fatto in precedenza, traendone solo giovamento per la lavorazione dei propri prodotti. È evidente ed è la conferma che quanto si era già programmato in maggio era quantomai necessario ed adeguato alle necessità del nostro comparto agricolo”.