Trentacinquenne aggredito in piena notte per strada ad Avezzano: non è stato nemmeno derubato
AVEZZANO – Trentacinquenne di Avezzano aggredito da tre sconosciuti per strada in piena notte.
E’ la mezzanotte di venerdì 1 aprile 2022, in un’inquietante e cupa Via Garibaldi, fatta di serrande abbassate da tempo, di spettrali luci cittadine, una persona sui trentacinque anni cammina in direzione della stazione diretto a casa.
Improvvisamente tre uomini, ragazzi o meno, gli saltano addosso e lo aggrediscono cominciando a picchiarlo selvaggiamente.
L’uomo stava tornando a casa quando tre persone sono uscite dal buio e lo hanno picchiato
Lui cerca vanamente di difendersi e riesce alla fine a chiamare i Carabinieri che accorrono.
Dei tre non c’è traccia: compiuto l’agguato si sono dileguati nella notte, quasi diavoli scaturiti dall’Inferno che sembra covare sotto la Città.
I Carabinieri accompagnano l’uomo, G.E., al Pronto Soccorso, dove gli vengono riscontrate decine di ecchimosi al viso, rottura del setto nasale e altri segni della furia senza senso degli aggressori.
L’aggredito, nello stato confusionale in cui si trovava, non ha potuto dire granché se non che gli aggressori fossero in tre e di non essere riuscito a vedere molto perché è stato preso assolutamente di sorpresa.
L’uomo aggredito è stato trattenuto in ospedale per ulteriori accertamenti e i Carabinieri lo hanno invitato a presentarsi appena possibile al comando per la denuncia.
Abbiamo tentato una qualche ricostruzione, intervistando l’aggredito e abbiamo potuto mettere insieme le seguenti informazioni.
L’aggredito è ora ricoverato all’ospedale di Avezzano dove sarà sottoposto ad accertamenti ulteriori
Uscito di casa tra le 19 e le 20 si era recato in un bar di via Garibaldi con due amici per prendere insieme qualcosa.
Più tardi, lasciati gli amici, si era fermato in un locale e vi era rimasto fino alla mezzanotte, quando si era riavviato verso casa.
Degli aggressori non ha saputo dare una descrizione perché non è riuscito a vederli in viso, forse uno era più alto degli altri, ma sotto i colpi inferti non è riuscito a vedere nulla di più, anche perché nel punto dell’aggressione non c’era molta luce.