La 5S Marcozzi sulla chiusura del Museo La Civitella
CHIETI – I buoi sono scappati, chiudete la stalla!
Ora che il Museo La Civitella di Chieti ha chiuso i suoi battenti, da più parti si levano voci a biasimare quanto accaduto.
La Capogruppo M5S in Regione Abruzzo, Sara Marcozzi, ha emanato un comunicato nel quale considera il provvedimento “una grave notizia per la città di Chieti”; e mette in evidenza come si siano determinate una serie di circostanze discutibili: innanzitutto, non è stata data comunicazione della data di fine lavori di manutenzione (sfugge alla consigliera che è stata la direttrice del museo a parlare di chiusura per mancanza di personale, essendo i lavori un mero paravento); la messa in ferie del personale del museo la Civitella, che secondo la consigliera, avrebbe dovuto essere impiegato presso l’altro museo cittadino di Villa Frigerj, aperto con orario ridotto (ma Villa Frigerj ha il suo personale).
Si conviene sul fatto che il provvedimento di chiusura sia un’ infausta circostanza “che colpisce Chieti e la sua storia e che bisogna trovare una soluzione chiara fin da subito”; così come è vero la città deve strutturare un progetto per valorizzare il patrimonio storico-artistico- culturale di cui è custode; ciò che non convince è che in una situazione come questa, qualcuno cerchi di chiamarsi fuori da responsabilità – gravi, sebbene si spera sanabili – che invece sono di tutta la politica e di tutti i rappresentati politici cittadini, nessuno escluso.
Si attende un’azione forte e di concerto che vada ben oltre le recinzioni e le sciocche quanto inutili e dannose ripicche politiche e si operi per il “reperimento di reperimento di risorse regionali per progetti che siano realmente capaci di valorizzazione e futuro”.