La battaglia di Bosco Martese, nel ricordo che diede avvio alla Resistenza
Teramo _ E’ stato celebrato il 77° anniversario di quello che fu uno dei momenti più significativi e drammatici: la battaglia di Bosco Martese, al Ceppo di Rocca Santa Maria. Episodio ricordato, questa mattina del 25 settembre, come sempre su iniziativa dell’Associazione Nazionale Partigiani rappresentata sia dal presidente provinciale, Antonio Franchi che dal segretario teramano, Antonio Topitti.
Il 15 settembre del 2005, il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ha conferito al Gonfalone della Provincia di Teramo la Medaglia d’’Oro al Valor Civile. Il riconoscimento è stato attribuito per la lotta antifascista e partigiana dei teramani che, nel settembre del 1943, diedero avvio alla Resistenza, insieme a molti soldati dell’’Esercito Italiano. Uno dei momenti più significativi e drammatici fu, appunto, la battaglia di Bosco Martese, al Ceppo di Rocca Santa Maria.
A causa del COVID, la cerimonia di commemorazione si è svolta senza la presenza degli studenti che solitamente affollano il piazzale animando la manifestazione con racconti e letture.
A rappresentare la Provincia, il vicepresidente Alessandro Recchiuti che in apertura di intervento ha riferito il messaggio di Diego Di Bonaventura: “Come presidente sono onorato e orgoglioso di rappresentare anche se solo temporaneamente un’istituzione che ha ricevuto la più alta onoreficenza dello Stato per aver difeso la libertà e la democrazia, per aver combattuto dalla parte dei giusti contro gli invasori. Sono valori di tutti nessuno può appropriarsene a noi il compito di garantire che questi valori vengano ribaditi, fatti conoscere e fatti rispettare. Grazie all’Anpi per mantenere viva questa memoria”.
Recchiuti, quindi, ha sottolineato il valore simbolo del luogo: “che offre suggestioni di grande emozione sia per il paesaggio che per i ricordi che suscita, qui c’è la testimonianza viva di chi ha combattuto per regalarci la democrazia, perdendo la vita fra queste montagne”.
A Bosco Martese si trova, infatti, il monumento ai partigiani uccisi dal generale tedesco Hartmann: Guido Belloni, Luigi De Jacobis, Mario Lanciaprima, Gabriele Melozzi e Guido Palucci.
Prima della deposizione della corona d’alloro alla presenza del Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini, è stato inaugurato “Il sentiero della Libertà” a cura del Parco Gran Sasso e Monti della Laga rappresentato dal presidente, Tommaso Navarra.