La Commissione Pari Opportunità della Città di Avezzano incontrerà domani stampa e studenti per illustrare linee guida e programmi futuri
AVEZZANO – Una moneta emblema della donna che non ha bisogno di una spalla d’appoggio per farsi sentire, ma solo della sua unica voce.
Una moneta che riassume la figura di una donna moderna – lavoratrice, presente a se stessa e consapevole – e che ricalca un micro-mondo che vuole essere macro per le nuove generazioni, quello della Commissione Pari Opportunità di Avezzano.
Domani mattina, 4 maggio alle 11 nella sala consiliare del Comune, gli studenti sono invitati a prendere parte ad una riunione, aperta ai giornalisti, della Commissione Pari Opportunità dove verrà illustrato il bilancio di quanto fatto fino ad ora.
A tutti gli alunni che interverranno verrà consegnato un simbolo: un segnalibro – quindi un invito alla lettura e alla cultura – a forma di piuma (che rappresenta la leggerezza calviniana, il “non avere macigni sul cuore”), con la moneta della Commissione Pari Opportunità annessa, che è diventata il suo logo ufficiale.
Un logo che unisce il metallo della moneta delle 50 lire italiana con le scarpe rosse.
«La Commissione Pari Opportunità deve diventare una colonna intoccabile per una buona amministrazione, protettrice di una vita civile e sociale vissuta nella piena coscienza delle possibilità che ci sono per le donne, ma non solo -. spiega la presidente Concetta Balsorio –
Noi facciamo parte di un organismo che gode anche di una sua autonomia specifica: siamo megafono e ricevitore per le persone che si sentono ai margini o isolate, nel senso che possiamo portare avanti iniziative a scopo sociale e raccogliere esigenze dalla popolazione».
La presentazione di domani, che vorrà essere anche un primo bilancio delle attività effettuate e delle iniziative messe in cantiere per i mesi futuri, vuole essere una prima apertura verso la città.
«Abbiamo bisogno di scambi, di ritrovare la bellezza del dialogo senza confini – aggiunge la Balsorio – per questo accoglieremo studenti e studentesse, per far capire loro che la strada della parità, della vera parità, si fa assieme, perché tutti siamo individui parte di qualcosa di più grande.
La donna, nella nostra moneta-, conclude la presidente – mantiene la propria femminilità, che non vuol dire né incapacità né debolezza ma autentico valore».