La Commissione Sanità della Regione snobba la Delegazione di Europa Donna Abruzzo per la tutela delle donne con tumore al seno
L’AQUILA – In una nota la Delegazione di Europa Donna Abruzzo ci informa sull’esito dell’incontro avvenuto il 10 marzo in Commissione Sanità della Regione.
« All’audizione del 10 marzo la Delegazione di Europa Donna Abruzzo ha rappresentato la voce delle sue cinque associazioni di volontariato per la tutela dei diritti delle donne con tumore al seno che operano nella regione in rappresentanza di oltre 2000 donne/pazienti iscritte.
L’incontro verteva sulle aree di miglioramento che la ricerca ALTEMS dell’Università Cattolica ha messo in luce presso i 4 Centri di Senologia Multidisciplinari (Breast Unit) presenti a Ortona, L’Aquila, Pescara e Teramo.
Lo studio rileva come i centri considerati non abbiano tutti i requisiti raccomandati dalle Linee Guida Nazionali del 2014, ed in particolare:
- trattino ogni anno un numero inferiore rispetto ai 135 casi previsti;
- non abbiano tutte le figure previste dal team multidisciplinare (-75% dei radiologi e -25% dei data manager);
- non eseguano nel 50% dei casi gli audit interni;
- non svolgano attività di formazione e aggiornamento nel 50%;
- solo il 25% delle Breast Unit offrono informazioni via web ai cittadini.
Dopo la presentazione dei dati, la Delegazione, non ha avuto l’opportunità di discuterli per individuare insieme ai Consiglieri e alla Presidenza della Commissione Sanità Regionale un percorso da adottare per colmare il gap emerso dalla ricerca.
A distanza di qualche giorno la Delegazione ha anche inviato una lettera con la richiesta di avere un’indicazione chiara di ciò che la Commissione intende mettere in atto affinché i servizi della Sanità regionale abruzzese siano in linea con quelli indicati dalle Linee Guida Nazionali del 2014 per ciò che riguarda i percorsi diagnostici terapeutici di questa patologia. In quella occasione la Delegazione ha anche offerto la massima disponibilità a collaborare con le Istituzioni della sanità pubblica regionale. Disponibilità rimasta purtroppo senza risposta.
Non avere alcuna reazione da parte della Commissione a seguito delle carenze presentate, sembra quanto mai anomalo, anche per il grande impegno che le Associazioni di volontariato del territorio offrono ogni giorno alle pazienti e ai clinici (senologi e chirurghi) per offrire alle centinaia di migliaia di cittadine-pazienti della Regione, un segnale chiaro che, in questa regione, la sanità, ha tutte le potenzialità per essere al passo col resto delle altre Regioni d’Italia e che quindi non occorre ricorrere ad una difficile e complessa migrazione sanitaria».