“La confessione” di Giada Trabeschi in scena al Teatro Cordova Pescara per la regia di Silvano Torrieri
Scritto la Giada Trabeschi, per la regia di Silvano Torrieri, va in scena giovedì 26 gennaio 2023 presso il Teatro Cordova di Pescara, in Viale Giovanni Bovio 446 alle ore 21, lo spettacolo LA CONFESSIONE.
La rappresentazione che vede impegnate le attrici Chiara D’Alonzo, Lucia Olga D’Ottavio e Veronica Morelli quali protagoniste, è stata promossa e sostenuta dall’Assessorato all’Associazionismo sociale guidato da Nicoletta Di Nisio ed è stata curata curato dall’Accademia del Musical Theatre.
Nodo narrativo del testo è lo stupro di guerra. Oltre le violenze e l’orrore delle guerre, le donne subiscono un’altra onta: la violenza sul proprio corpo, attuata dai soldati invasori pur sempre uomini, con la precisa intenzione di umiliare, offendere, sottomettere e riaffermare, spesso con un concepimento di certo non voluto, il loro controllo e la loro supremazia. Gesto abominevole e ignobile che segna, in modo a volte irreparabile, le donne.
E’ questa la densa narrazione del testo e del lavoro teatrale: lo stupro di guerra, spesso legato alla pulizia etnica, che si lega ad altri cogenti problematiche quali l’aborto e le diversità religiose, senza la pretesa di giudicare, invece lasciando alle donne violate la possibilità di spiegare le scelte.
Semplice la storia: due sorelle vengono stuprate ed entrambe restano incinte.
Solo le due sorelle hanno un nome proprio; gli altri personaggi sono identificati attraverso il lavoro che svolgono o il legame che hanno con le due donne.
La scelta scenica è simbolica: ciò che rappresentano li qualifica e, contemporaneamente, li nomina.
La doppia presenza delle protagoniste rappresenta le scelte da loro fatte in merito alla gravidanza; una, decide di non tenere il bambino, l’altra invece, accoglie la gravidanza per portarla a termine: scelta difficile per la protagonista; facilmente biasimata dagli altri che però, non hanno alcun diritto di giudicare.
La sceneggiatura rispetta le unità aristoteliche di tempo, spazio e azione ma, proprio perché quanto narrato potrebbe già essersi svolto o, al contrario, potrebbe accadere in un prossimo futuro in un qualunque territorio di guerra, tempo e spazio non sono ben definiti; resta chiara, inequivocabile, ferma, immobile e inamovibile come granito, l’azione: lo stupro.
Tre le attrici in scena che come vittime e possibili carnefici si ritroveranno a raccontare gli aspetti intrinseci di chi riceve e di chi potrebbe essere pronto al perdono: Veronica Morelli nel Medico e nel Padre. Chiara D’Alonzo nel Fidanzato e nel Nonno. Lucia Olga D’Ottavio nel Soldato. Ma tutte e tre le attrici poi in un’unica Sorella e Maddalena. Unica voce fuori campo di Frate Francesco, raccontata dal regista Silvano Torrieri.
INFORMAZIONI
Ingresso libero.
Prenotazioni: 347 140 64 38.
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