La Diocesi dei Marsi celebrerà il 90esimo anniversario della ordinazione sacerdotale del Venerabile don Gaetano Tantalo
AVEZZANO- “La fede è l’acciarino che scintilla su le speranze che ciavemo in core”: questi versi tratti dalla poesia “Er professore de Filosofia” dell’immortale Trilussa possono ben spiegare l’importante celebrazione che la Diocesi dei Marsi si appresta nel vivere. Lunedì 10 agosto alle ore 18, presso la chiesa di San Giovanni in Avezzano, Sua Eccellenza mons. Pietro Santoro vescovo dei Marsi celebrerà, sempre nel rispetto delle norme anti pandemia da Covid-19, una solenne Eucarestia per ricordare il 90esimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale del Venerabile don Gaetano Tantalo. Questo momento di preghiera, pur con i limiti dettati dal periodo che stiamo vivendo, è stato realizzato grazie alla collaborazione di don Franco Tallarico parroco di San Giovanni e alla preziosa intesa sia con il vescovo dei Marsi mons Santoro e sia del postulatore per la beatificazione.
Il 10 agosto del 1930 mons. Pio Bagnoli vescovo dei Marsi, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni in Avezzano che in quel periodo fungeva da pro-cattedrale, ordinava sacerdote don Gaetano Tantalo. Quel giorno è stato ben descritto dal libro di Nicolino Sarale “Don Gaetano Tantalo: un sacerdote amico, umile, eroico, esemplare” e ciò che colpisce della sua ordinazione sacerdotale fu l’incontro con la madre: “Quando il corteo degli ordinanti, assieme al vescovo e ai canonici, si recava processionalmente dal seminario alla chiesa parrocchiale di San Giovanni, che fungeva da cattedrale, il servo di Dio, si staccò dalla comitiva e andò ad abbracciare un’anziana signora, vestita all’antica, la mamma. La cosa stupì il vescovo, che si affrettò a chiedere chi fosse quella donna. Don Gaetano con spontaneità e semplicità rispose: «E’ mia madre»”.
La giornata di lunedì 10 agosto sarà importante non solo per ricordare il Venerabile e Giusto tra le Nazioni don Gaetano Tantalo ma anche perché i suoi insegnamenti ed il suo coraggio devono esser di esempio per vivere questi giorni così difficili. In conclusione vi riportiamo una lettera di don Tantalo, dell’11 luglio 1930 ed indirizzata alla mamma: “Amatissima mamma, […] prima non ti ho mai scritto nulla della mia Ordinazione, perchè sentivo la Provvidenza di Dio lavorare intorno a me amorosamente ed efficacemente, e le nostre corte vedute umane avrebbero potuto attraversare i disegni misericordiosi del Signore: e anche ora che la mia Vocazione sta per essere definitivamente coronata e consacrata, io non trovo nel mio cuore parole e desideri diversi da prima, e come sempre, imploro umilmente dal vostro amore le vostre più umili e confidenti preghiere, la santificazione delle vostre sofferenze e delle vostre fatiche, dei vostri pensieri e dei vostri affetti, nella rassegnazione generosa, nel silenzio, nella carità, nell’unione con Dio”.