La Diocesi dei Marsi raccoglie l’invio di Papa Francesco nel recitare il Rosario per la pace
AVEZZANO- “Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra” così Papa Pio XII affermò nel celebre messaggio radiofonico del 24 agosto 1939 a pochi giorni dallo scoppio della seconda guerra mondiale. Anche oggi viviamo in tempi assai particolari divisi tra pandemia e il rischio di nuovi conflitti bellici.
Papa Francesco, nell’angelus di domenica 23 gennaio, preoccupato dei venti di guerra che agitano il confine tra Russia e Ucraina e di conseguenza tutto il continente europeo, ha proposto una giornata di raccoglimento.
“Ogni azione e iniziativa politica – afferma Papà Francesco- sia al servizio della fratellanza umana, più che di interessi di parteSeguo con preoccupazione l’aumento delle tensioni che minacciano di infliggere un nuovo colpo alla pace in Ucraina e mettono in discussione la sicurezza nel Continente europeo, con ripercussioni ancora più vaste. Da qui il suo “accorato appello” a pregare e ad agire, ma non nell’interesse personale bensì comune: faccio un accorato appello a tutte le persone di buona volontà, perché elevino preghiere a Dio onnipotente, affinché ogni azione e iniziativa politica sia al servizio della fratellanza umana, più che di interessi di parte. Chi persegue i propri scopi a danno degli altri, disprezza la propria vocazione di uomo, perché tutti siamo stati creati fratelli.”
Anche la Diocesi dei Marsi raccoglie l’appello del pontefice per la recita di un santo rosario della pace da svolgersi mercoledì 26 gennaio in parrocchia, nell comunità e in famiglia.Troverete il materiale sulla pagina Facebook della Diocesi di Avezzano.