La ferrovia della discordia: L’Aquila tenta ancora di farla da padrona…

AVEZZANO – Nel pomeriggio di oggi si diffonde la notizia, sia pur con un certo ritardo, che all’Aquila, il 2 aprile scorso (praticamente durante le giornate clou della settimana santa) il Consiglio Comunale avrebbe votato una risoluzione tesa a chiedere al Governo di rettificare il progetto di potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara, progetto inserito nel Recovery Plan, tagliando fuori Avezzano e facendo passare, il fantasioso tracciato, per l’Aquila…
Chiaramente, non saremmo più alle solite provocazioni, perché per il giorno 12 sarebbe prevista un’apposita seduta del Consiglio dell’Aquila per una definitiva ratifica della istanza.
Ad Avezzano, sembrerebbe che si stia pensando a convocare una riunione straordinaria dei sindaci dei paesi del Fucino e della Marsica, sia pur sapendo che questo organo, di fatto ed in sostanza, non ha alcun potere e neanche nessuna veste ufficiale ma può essere semmai un luogo d’incontro pseudo-istituzionale o, quantomeno, una sede politica per discutere.

Nella figura che segue, si trova riportata una sintesi cartografica di come la ferrovia Roma-Avezzano-Pescara si inserisca nel territorio nazionale e nei progetti risalenti ad un discorso più globale del trasporto ferroviario anche delle merci nella penisola e in connessione col percorso che dall’Hub di Porto Said-Suez nell’Egitto, si ricollega con quelli che dovrebbero discendere dal Nord Europa.

MAPPA CHE FORNISCE UNA SERIE DI INDICAZIONI SULLA QUESTIONE DEGLI ASSI FERROVIARI TRATTA DA UNO STUDIO UNIVERSITARIO

L’istanza stabilita dall’Aquila mira a costruire un collegamento trasversale all’altro mediano che collega Terni a Sulmona via l’Aquila e che si innesterebbe poi sulla linea per Perugia che da Roma finisce ad Ancona; in questo modo l’Aquila, che già beneficerà del collegamento col treno a idrogeno sull’asse trasversale appenninico, andrà a collegarsi doppiamente alla costa Tirrenica ed Adriatica, avendo sfogo sia sulla zona pescarese che su quella anconitana. Si completerà così il collegamento dell’area aquilana, anche di quella industriale, con le principali aree industriali del centro Italia, atteso che Ancona, polo portuale strategico, sarà collegata a Civitavecchia, altro polo strategico portuale, che ha un ulteriore elemento notevole perché ivi ha sede il polo idrogeno portuale.
Ora l’intera questione dimostra ancora una volta il modo di vedere del Capoluogo di Regione rispetto al territorio interno e alla Marsica in particolare.
In Municipio, ad Avezzano, viene mantenuto uno stretto riserbo su ciò che si farà, tuttavia, c’è da credere che pra la politica locale debba muoversi e con rapidità e decisione, atteso che il progetto della nuova Roma-Avezzano-Pescara fa parte del Recovery Plan Governativo.

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