La Lega mostra i muscoli: pronti per una svolta al comune di Avezzano
Avezzano- “Abbiamo una classe dirigente di alta qualità e degna di gestire il cambiamento e possiamo esprimere una miglior donna o un miglior uomo a candidato sindaco al comune di Avezzano”. Perentoria l’affermazione del segretario regionale della Lega Abruzzo, Luigi D’Eramo. Ma sul nome, ovviamente, nessuna indicazione, visto che la linea del partito di Salvini è quella di costituire, a breve, una decina di tavoli di lavoro, che avranno il chiaro compito di impostare una piattaforma programmatica da sottoporre poi ai vari comitati di quartiere, associazione e cittadini dell’intero territorio comunale. Insomma, scalda i motori la Lega in Marsica, e lo fa con una conferenza stampa, questa mattina, nella sala convegni del municipio di Avezzano. Però, è sembrato più un “mostrare i muscoli”, forti dei risultati nelle regionali in Abruzzo e nelle europee. Se ne ha subito sentore non appena il vice commissario della Lega-provincia dell’Aquila, Tiziano Genovesi, avvia una sorta di passerella chiamando a sfilare sindaci e consiglieri del partito di Salvini eletti nei vari comuni marsicani.
“Il successo ci impone grande responsabilità nei confronti dei cittadini – dice Simone Angelosante, consigliere regionale – e fa piacere sapere delle continue adesioni al nostro partito. Ma non si pensi di salire sul carro dei vincitori, perché entrare in Lega non significa prendere, ma dare”.
E sulle amministrative primaverili di Avezzano, Angelosante dice: “Sappiamo quello che vagliamo e ci faremo sentire per una guida di un centrodestra capace di raggruppare tutti i partiti dell’area e aperto al civismo”.
Parla di Avezzano “città-guida” per il territorio il vice presidente della Regione, Emanuele Imprudente: “La Lega dirà quello che vuole per Avezzano, per un cambiamento sostanziale”.
Infine, incalzati da alcune domande, i responsabili della Lega assicurano che le scelte per sindaco e candidati per Avezzano verranno fatte dal “territorio”, svincolati da una sorta di “manuale Cencelli” che vuole una ripartizione che tenga presente gli “equilibri” regionali. Non alla ripartizione in larga scala. Insomma…staremo a vedere!