La lettura e i giovani nell’indagine delle giurie popolari del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce
Conclusa la festa di premiazione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce a Pescasseroli, l’attenzione si è spostata, nel Palazzo Ducale di Urbino, in occasione del FESTIVAL NAZIONALE DEL GIORNALISMO CULTURALE, sulla presentazione dei dati relativi all’indagine sulla lettura in Italia e perciò anche in Abruzzo, cui il Premio ha lavorato in sinergia con il CEPELL – Centro per il libro e la lettura e La stessa Università di Urbino.
All’indagine sulla lettura hanno lavorato le giurie popolari impegnate nel Premio, costituite all’interno delle scuole secondarie di secondo grado del territorio abruzzese e presenti sia nei capoluoghi di provincia sia nelle medie città medie (Avezzano, Lanciano, Sulmona, Vasto, Montesilvano) sia nei paesi (Casoli, Castel di Sangro, Popoli, Atri, Roseto) per un totale di 32 scuole.
Complessivamente al questionario hanno risposto 1001 studenti compresi tra i 16 e i 19 anni che, attraverso un questionario anonimo, distribuito con Google, hanno fornito risposte alla domande poste dai ricercatori.
Dalla disamina delle risposte è emerso che:
- il 47,5% dedica tempo alla lettura al di fuori degli impegni scolastici;
- il 53% sceglie la narrativa, distanziando di molto altri generi;
- il 73% dei ragazzi sceglie autonomamente le proprie letture, distanziando le indicazioni istituzionali delle famiglie e delle scuole;
- il 60,9%, è condizionato nella scelta delle letture da fare, dal passa parola in rete
- il 60% acquista i libri in libreria ed il 34% on line;
- l’ 89% dichiara di aver visitato una libreria e, tra questi:
- il 64% dichiara che siano un luogo di incontro e di promozione della cultura;
- il 91% dichiara che la lettura sia un’attività utile per la crescita personale
- il 64,8% dichiara che sia utile per il futuro professionale.
Quello che “segna rosso” è la registrazione di un dato significativo e preoccupante insieme; infatti, il 37% degli intervistati fa rilevare l’esistenza di un gap tra la propensione e la possibilità di leggere tra le zone interne e le zone più urbanizzate del territorio; la preoccupazione deve riguardare le agenzie formative e gli enti preposti che dovrebbero attivarsi per risolvere situazioni che esercitano un’azione frenante sulla diffusione della lettura; si veda per esempio, la situazione che riguarda un terzo dei piccoli comuni abruzzesi di montagna che non ricevono i quotidiani dall’inizio della pandemia.
Una luce verde si accende invece sul 61 % degli intervistati che ritiene che l’attività delle Giurie Popolari del Premio Croce possa rappresentare un utile stimolo alla lettura per i ragazzi abruzzesi.
Nel prossimo anno, il Comitato Organizzatore del Premio distribuirà i dati dell’indagine attraverso una pubblicazione che verrà diffusa presso tutte le Scuole abruzzesi, i Comuni, le Istituzioni Culturali e la Regione.
Il Comitato Organizzatore del Premio coglie l’occasione per ringraziare tutti quelli che hanno collaborato ad una iniziativa – quella dell’indagine sulla lettura – che ha proiettato il lavoro di Pescasseroli a livello nazionale.