La macchina dei tamponi è arrivata. A L’Aquila. Marsilio: «Hey John, ma dov’è il Panther?»
Fedele (M5S): «Squalificante teatrino di Marsilio», Berardinetti (Uncem): «Spieghino scelta che va contro la Marsica».
AVEZZANO – Il macchinario “Panther” per la processazione dei tamponi di accertamento del contagio di Covid-19, è finalmente arrivato. Ma dopo aver trasvolato l’Oceano Atlantico, probabilmente per un errore simile a quello fatto da Cristoforo Colombo, lo stesso è arrivato al San Salvatore dell’Aquila invece che al San Nicola di Avezzano. Incomprensibile roba di rotte e di… santi.
Immediata la reazione furibonda del presidente Uncem e Sindaco di Sante Marie, nonché ex assessore regionale col centrosinistra, Lorenzo Berardinetti: «Aspettavamo da mesi l’arrivo del macchinario per processare i tamponi all’ospedale di Avezzano perché un territorio come quello della Marsica con 135mila residenti e una media di 20 casi al giorno di Covid non poteva rimanere senza – ha commentato il presidente dell’Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti – all’inizio della seconda ondata l’ospedale di Avezzano si è trovato a dover fronteggiare una situazione drammatica in parte dovuta proprio all’assenza di un macchinario all’altezza della situazione. Dopo una lunga attesa, però, abbiamo scoperto che il nuovo Panther, smarrito per mesi dopo l’ordine fatto dalla Asl, si trova ora all’ospedale dell’Aquila dotato già di un macchinario gemello, solo per funzioni di backup. Mi auguro che la Asl e il manager Testa spieghino a tutti il perché di tale scelta che sicuramente non va a vantaggio del nostro territorio marsicano».
In riferimento a questa notizia, quindi, il Presidente della Regione, Marco Marsilio, ha inviato una lettera al manager della Asl1, Roberto Testa, per chiedere spiegazioni ed avere conferma o meno della veridicità della notizia nonché invitarlo a trasferire subito il “Panther” ad Avezzano. «Pur ritenendola poco verosimile, non fosse altro perché sarebbe stata Sua premura darmene immediata comunicazione, considerando anche l’impegno assunto da Regione Abruzzo e Asl di destinare tale macchinario all’Ospedale di Avezzano, Le chiedo se questa informazione corrisponde o meno al vero – ha scritto Marsilio a Testa – . Se il macchinario fosse giunto in Abruzzo il presidente Marsilio ha invitato Testa a disporne l’immediato trasferimento all’ospedale di Avezzano per avviare l’analisi quotidiana dei tamponi».
Durissimo il consigliere regionale pentastellato marsicano, Giorgio Fedele: «Forse il Presidente Marsilio dovrebbe stare più attento nelle sedute del Consiglio regionale e ascoltare di più le opposizioni della Regione che troppo spesso si dimentica di governare, piuttosto che scrivere letterine a “Babbo Natale” per conoscere fatti che gli dovrebbero essere già ampiamente noti e che io stesso ho denunciato più volte nel corso dei consigli regionali, da ultimo nella scorsa seduta in cui ho anticipato all’Assessore Verì un’interrogazione formale sulla questione. Il Presidente Marsilio, inoltre, dimentica che è nel suo ruolo e in quello della Giunta da lui nominata controllare e vigilare sulle Asl ed il fatto che non conosca le azioni del Direttore Testa è molto grave e dimostra ancora una volta il pressapochismo di questo centrodestra. Sulla pessima gestione da parte della Asl1 è ormai un anno che mi sgolo per chiedere un intervento dell’Assessore e del Presidente di Regione, che però di tutta risposta sono rimasti girati dall’altra parte fin quando, forse, porre l’attenzione sulla Asl in provincia dell’Aquila è diventato un fattore più di equilibrio politico tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia che di buonsenso e corretta gestione della cosa pubblica. Ipotesi che renderebbe ancora più vergognosa tutta la vicenda! Ora basta, non si può perdere altro tempo, il Presidente faccia in modo che il macchinario sia immediatamente trasferito ad Avezzano e dotato dei reagenti necessari a svolgere la sua funzione. Dopo un anno di ritardo non possiamo tollerare neanche la perdita di un minuto di più»
Insomma, John, l’amico di Marsilio, si è distratto e nel compilare la nota di spedizione deve aver confuso le due città. A questo punto non resta che… richiamare John!