La Marsica e il riordino della rete ospedaliera. Urologia sotto schiaffo

Avezzano – Povera Marsica! Poveri noi! Il centro-destra al governo della Regione ha deciso che dobbiamo morire: senza cure, senza assistenza, senza servizi, senza ospedali degni di tal nome. Senza pietà! Per credere, basta appena ricordare gli scempi lasciati in questa terra dal coronavirus o lanciare uno sguardo all’ultimo  piano di riordino della rete ospedaliera, nell’imbarazzante e complice silenzio degli inadeguati e sottomessi eletti nella maggioranza, designati dal popolo a difendere le ragioni della Marsica. Essi non hanno potere contrattuale.

E Marsilio e la Verì ne approfittano in ogni occasione. Adesso intendono ridimensionare fino all’osso anche il reparto di urologia. Ogni benevola attenzione, e anche molto di più, è rivolta solo ed esclusivamente in direzione L’Aquila e Pescara. Per dire: figli e figliastri. Dimentica, questo sciamannato centro-destra, che una buona madre offre al  figliastro la stessa fetta di torta che dà al proprio figlio legittimo. Per chi è di destra o lo è stato anche quando era scomodo e raro dichiararsi tale, i comportamenti di questa spocchiosa e vendicativa maggioranza regionale sono motivo di profonda rabbia e delusione.  Emarginati e senza voce in capitolo, coloro che dovrebbero avere la Marsica nel cuore, scalciano inutilmente, sproloquiano con insulse prese di posizione per dare aria alla bocca e procurano irreversibili danni all’intero territorio. Declassati al ruolo di mezze figure, hanno titolo soltanto per riempire il vuoto di una straboccante quantità di nulla.  

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