La mostra “Almeno seicento metri sopra al mare” al Castello Piccolomini di Celano dall’11 maggio

CELANO – Grazie alla disponibilità della Direzione regionale musei d’Abruzzo, dall’11 maggio 2022 nel loggiato del Castello Piccolomini – Museo d’arte sacra e collezione Torlonia di Celano verrà aperta al pubblico la mostra “Almeno seicento metri sopra al mare” realizzata dalla sede Abruzzo del Centro sperimentale di cinematografia, in collaborazione con l’Università degli studi dell’Aquila – Dipartimento di scienze umane.

«Siamo felici di ospitare la mostra, nel segno di proficua collaborazione con le istituzioni culturali del territorio.

Il Castello Piccolomini è una delle eccellenze della Direzione regionale musei, ed è il museo più visitato d’Abruzzo.

Sarà certamente un veicolo importante per un evento espositivo che tocca aspetti che ci stanno a cuore, in particolar modo quello delle donne e degli uomini che vivono e agiscono nelle aree interne montane, spina dorsale della nostra regione», sottolinea Federica Zalabra, a capo della Direzione regionale dei musei d’Abruzzo.

Dopo la tappa a L’Aquila, nel dicembre 2021, l’allestimento inizia il suo percorso nei territori che sono stati coinvolti nella ricerca, per restituire a cittadini e istituzioni i risultati di un lavoro in cui docenti e studenti hanno incontrato e intervistato operatori economici e sociali, istituzioni;

soprattutto tramite interviste faccia-a-faccia sono stati raccolti dati e informazioni utilizzati per l’analisi scientifica e, contestualmente, per realizzare produzioni fotografiche, radiofoniche e audiovisive, confluite in un allestimento di oltre 300 fotografie e pannelli tematici che descrive la montagna abruzzese, in particolare il territorio del Sirente -Velino.

I focus gravitano su alcuni macro temi: la vita in montagna, tra passato e futuro, le attività della montagna anche nell’emergenza pandemica, la sicurezza e le risorse della montagna.

«Cosa succede Almeno seicento metri sopra al mare?

A questa domanda abbiamo ritenuto necessario rispondere, occupandoci di incontrare chi anima una parte della montagna abruzzese, nell’area del Sirente-Velino, – dice il direttore didattico della sede Abruzzo del Centro sperimentale di cinematografia, il regista Daniele Segre -.

Un’esperienza formativa determinante per gli allievi del secondo anno del corso di Reportage audiovisivo, volta a migliorare la loro capacità di relazionarsi con le persone e contribuire a far conoscere la montagna abruzzese con i vari strumenti della comunicazione: la scrittura, la fotografia, la radio, il video. 

Un territorio tutto da esplorare e da raccontare per la bellezza poco conosciuta, per l’umanità che ci vive e ci lavora, per l’importanza strategica che questo territorio rappresenta e che ancora non ha potuto esprimere le sue vere potenzialità».

Molti contributi hanno animato questo ricco percorso, con la responsabilità della ricerca affidata alla docente dell’Università degli studi dell’Aquila Lina Calandra, coadiuvata da Francesca Palma e Elisa De Simone.

Per la sede Abruzzo del Centro sperimentale di cinematografia, diretta da Monica Cipriani, si sono impegnati, accanto agli allievi Camilla Deidda, Luca Draoli, Gabriele Iannoli, Marlon Sartore, Chiara Stravato, i docenti Uliano Lucas, per la fotografia, Daria Corrias per la radiofonia, Josella Porto per la scrittura, Daniele Segre, Stephen Natanson e Luca Benedetti per il video, coadiuvati da Rinaldo Aristotile, Alessia Moretti, Francesca Ruzza, Marco Camilli.

La docente Lina Calandra riassume così l’approccio metodologico del lavoro collettivo: «Per rispondere alla domanda “Cos’è la montagna?”, la ricerca sul campo non può prescindere dall’assumere un punto di vista autocentrato, prendendo in considerazione innanzitutto le persone e i luoghi di vita di chi abita e opera “in montagna”: capire la montagna significa prima di tutto conoscere e riconoscere chi quotidianamente, con il suo agire, nutre o, al contrario, mina la socialità, l’economia, la cultura della montagna e, più correttamente, dei territori montani.

La montagna non esiste, se non come astrazione dello spazio montano; ciò che esiste e vive sono i territori montani».

La mostra è allestita nel loggiato del Castello Piccolomini a Celano, è aperta al pubblico dall’11 maggio al 30 giugno 2022, dal martedì alla domenica, con orario continuato, il biglietto ha un costo di 4 euro.

Una parte della ricerca è consultabile nel catalogo gratuito da richiedere scrivendo a laquila@fondazionecsc.it.

Per informazioni: Castello Piccolomini, Celano, telefono: 0863793730

email: drm-abr.castellopiccolomini@beniculturali.it

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