La Polizia di Stato presente allo “Street Science design and build forensic fullback – lead innovativo”
L’Aquila – Ha avuto luogo la manifestazione denominata “UnivAQ Street Science 2020”, iniziativa annuale organizzata dall’Università degli Studi di L’Aquila. All’evento, quest’anno, ha partecipato anche la Polizia di Stato che attraverso la presenza di personale specializzato ed attrezzature avanzate ha illustrato come la ricerca aiuta l’attività di polizia. In particolare, in Piazza Duomo è stato allestito uno stand curato dalla Polizia Scientifica, in cui i cittadini potranno conoscere come la fisica supporta gli specialisti nella lettura della scena del crimine ed alla sua ricostruzione.
Con il “Fullback” la scena del crimine per la Polizia di Stato diventa digitale, all’interno del mezzo c’è spazio per tutto. Scrupolosamente suddivisi nelle scaffalature, scorrendo i ripiani, si sono trovati i kit necessari ai rilievi biologici, chimici, fisici e dattiloscopici. C’è poi il sistema Mercurio per la consultazione delle banche dati, un gazebo per proteggere l’integrità della scena del crimine. E ancora la radio Selex, i dispositivi supplementari di emergenza, ma l’innovazione più significativa è stata quella che riguarda la tecnologia Long Term Evolution LTE che è la quarta e più recente generazione tecnologica per la trasmissione dei dati sulle reti cellulari. Il “fullback” è anche dotato di un sistema di trasmissione immagini in diretta, potremo addirittura trasmettere nelle nostre centrali operative della Polizia di Stato di tutto ciò che accade sul posto”. La “nuova scena del crimine” diventa virtuale, non più “da destra verso sinistra e dal basso verso l’altro” ma “dal tutto verso il tutto”. La riproduzione di un teatro virtuale, come in un videogame di ultimissima generazione, e la possibilità di “immergersi” completamente in tempo reale nella scena del crimine non allontandosi dalla propria scrivania.