La Regione, il principio dell’economia circolare e l’impronta ecologica. Plaude Fare Verde
L’Aquila – Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il progetto di legge: “Norme a sostegno dell’economia circolare e di gestione sostenibile dei rifiuti”. Il testo, di iniziativa della Giunta Regionale, è un provvedimento organico che recepisce indicazioni europee al fine di promuovere una gestione sostenibile dei rifiuti finalizzata a far rientrare gli stessi nel ciclo produttivo, consentendo un risparmio di nuove risorse.
“Economia circolare” ed “Impronta ecologica“
La Regione si impegna quindi ad assumere il principio dell’economia circolare promuovendo una gestione sostenibile dei rifiuti, riducendo la “impronta ecologica” di ognuno, tramite l’eliminazione degli sprechi e la reimmissione dei materiali trattati nei cicli produttivi, massimizzando nell’ordine: la prevenzione e riduzione dei rifiuti, il riuso dei beni a fine vita, le attività di riciclaggio dei rifiuti e riducendo gradualmente il loro smaltimento, secondo gli indirizzi delle nuove direttive europee.
Rifiuti urbani
Al centro del provvedimento vi sono i seguenti obiettivi definiti “minimi”: raggiungere un quantitativo di produzione di rifiuto urbano indifferenziato, inferiore ai 130 chilogrammi per abitante anno; produrre un quantitativo di rifiuti residui avviati a smaltimento finale in discarica, inferiore ai 100 chilogrammi per abitante anno. Tra le altre priorità: l’avvio effettivo al riciclaggio di almeno il 90 per cento dei rifiuti e l’obiettivo di raggiungere il 70 per cento di raccolta differenziata; promuovere l’utilizzo di strumenti economici ed etici, in particolare sistemi di “tariffazione puntuale”, l’approvazione di un “Programma per ridurre e superare l’uso delle plastiche monouso”.
Riduzione spreco alimentare
Una parte della legge è inoltre dedicata alla riduzione dello spreco alimentare e recupero dei prodotti, ad esempio dei mercati ortofrutticoli, mense universitarie, piccola, media e grande distribuzione. Altra novità è la promozione della raccolta e del riciclo di prodotti assorbenti per la persona (cosiddetti Pap) attraverso i comuni che adottano misure per organizzare sistemi di raccolta differenziata al fine di evitare che gli stessi rifiuti finiscano in discarica. Un altro emendamento prevede un sostegno a comuni e Consorzi acquedottistici per la realizzazione di fontanelli erogatori di acqua alla spina al fine di ridurre rifiuti da imballaggio.
No all’utilizzo del monouso
Una parte importante del provvedimento è incentrata sul contrasto all’utilizzo e diffusione delle plastiche monouso. Tra le disposizioni vi sono: il divieto nelle manifestazioni fieristiche, sagre, fiere mercato, (organizzate o finanziate dalla Regione/Enti locali/Enti ed aziende soggette alla vigilanza degli stessi), fatto salvo l’utilizzo di materiali alternativi, di utilizzare contenitori, mescolatori per bevande, cannucce e stoviglie come posate, forchette, coltelli, cucchiai, piatti, in plastica monouso; nei Parchi e nelle aree naturali protette o in prossimità di laghi, fiumi, paludi, nei lidi e nelle spiagge del demanio marittimo, il divieto di somministrare cibi e bevande in contenitori di plastica monouso; negli uffici pubblici del territorio regionale, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle Università, Accademie e Conservatori, nonché nelle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, fatto salvo l’utilizzo di materiali alternativi, è vietato utilizzare per la somministrazione di cibi e bevande materiali in plastica monouso.
Sanzioni
Le sanzioni per l’inosservanza di tali norme andranno da un minimo di 100 euro fino a 1000 euro. I proventi delle sanzioni saranno introitati dai Comuni che potranno destinarli all’acquisto di prodotti monouso biodegradabili e compostabili, al miglioramento dei servizi ambientali e alle attività di informazione ed educazione. Il divieto di utilizzo delle plastiche monouso, è applicato, previo esaurimento delle scorte derivanti da contratti già stipulati, e comunque entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge.
Divieto di fumare nell’arenile
Vietato fumare nei tratti di arenile del litorale regionale, qualora non siano disponibili specifici contenitori, forniti o procurati a tiolo personale, per la raccolta dei rifiuti post-consumo del prodotto del tabacco con filtri contenenti plastica. La Giunta regionale, al fine di consentire l’applicazione del divieto per una maggiore salvaguardia dell’ambiente, può promuovere accordi volontari tra i soggetti interessati ed emanare apposite direttive e linee guida per l’organizzazione di servizi di raccolta dedicati.
Economia circolare in Abruzzo: Fare Verde soddisfatta per no a discariche in cave dismesse e incentivi per pannolini lavabili.
“Esprimiamo soddisfazione per il recepimento di alcune nostre importanti osservazioni alla Legge regionale sull’economia circolare approvata dal Consiglio regionale dell’Abruzzo.
Innanzitutto è stata soppressa la possibilità di realizzare in modo troppo sbrigativo nuove discariche di rifiuti urbani nelle cave dismesse. Nel corso della nostra audizione in Commissione Ambiente, a metà luglio, avevamo sottolineato come questa scelta fosse del tutto estranea all’economia circolare che, al contrario, prevede una diminuzione dello smaltimento di rifiuti in discarica attraverso la riduzione a monte dei rifiuti e un maggior recupero di materiali post-consumo da avviare a nuovi cicli produttivi. Una norma pericolosa anche perché avrebbe esposto le aree interne dell’Abruzzo, e in particolare la zona di Massa d’Albe e Magliano, dove si contano numerose cave dismesse e non ancora ripristinate, al rischio di dover accogliere buche da riempire con rifiuti indifferenziati. Ancora meglio sarebbe stato rimandare, come avevamo suggerito, anche altre norme che riguardano gli impianti per il trattamento dei rifiuti ad una più ampia revisione del piano regionale.
Siamo soddisfatti anche per i diversi emendamenti che, per raggiungere l’obiettivo dell’eliminazione della plastica usa e getta, hanno migliorato la legge dando un maggior peso a manufatti riutilizzabili rispetto a quelli riciclabili e compostabili. È stata così maggiormente rispettata la gerarchia prevista dalle norme nazionali ed europee nella gestione dei rifiuti che considera come migliore opzione la prevenzione del rifiuto rispetto al riciclaggio. A questa logica risponde anche il contributo regionale che è stato introdotto per le famiglie che sceglieranno di avere maggiore attenzione al benessere del bambino utilizzando pannolini di tessuto lavabili in lavatrice, naturali e traspiranti, al posto di quelli in plastica usa e getta che creano frequenti arrossamenti oltre a pesare maggiormente sia sull’ambiente che sul bilancio familiare.
Ringraziamo il consigliere regionale Giorgio Fedele che, dopo aver richiesto l’audizione in Commissione Ambiente delle associazioni ambientaliste ed averci chiesto espressamente dei suggerimenti, ha recepito le nostre osservazioni in suoi emendamenti che sono stati accolti dal Governo regionale. Allo stesso modo, ringraziamo il presidente della Commissione Ambiente Emanuele Marcovecchio che ha voluto ascoltare Fare Verde e le altre associazioni ambientaliste per poi recepire, insieme alla minoranza, alcuni suggerimenti e osservazioni utili a migliorare una legge importante per il futuro della nostra regione.
Il dialogo è fondamentale quando in gioco c’è il futuro di tutti”.
Così in una nota, l’associazione ecologista Fare Verde Abruzzo.