La Regione prende in Marsica e investe sulla Costa. In vendita il Covalpa di Celano per finanziare infrastrutture fra Pescara e Chieti
Loreta Ruscio: «Vendesi Marsica per investire sulla costa!». I Sindaci: «Risorse restino qui»
AVEZZANO – Ci risiamo, la Marsica ha trovato il nuovo Don Circostanza di turno. E stavolta pare avere una veste del tutto istituzionale.
Così come l’avvocato fontamarese di Silone voleva dare “Tre quarti di acqua all’Impresario e Tre quarti di acqua al Paese”, ora la Regione vende per investire.
Peccato che all’affermazione mancassero i complementi del caso.
La frase completa, stando alla ultime notizie, era: “La Regione vende i beni della Marsica e investe in infrastrutture sulla Costa (leggasi Pescara e Chieti)”.
I 7 milioni che si incasserebbero andrebbero all’Agenzia Diritto allo studio di Chieti e Pescara e al ripristino di sedi istituzionali
La Giunta Regionale, infatti, ha messo in vendita, mediante asta pubblica, il “Centro lavorazione e commercializzazione patate” di Celano, complesso agro-industriale, per alienarlo con un importo a base d’asta di 7 milioni e 125 mila euro.
Ma un emendamento della maggioranza (primo firmatario il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri) rischia di portare, dicono al Comune di Avezzano, quasi tutto il “tesoretto” sulla costa.
Nello specifico, l’emendamento al Progetto di Legge 257/2022 va in discussione domani al Consiglio Regionale e autorizza l’iscrizione delle entrate derivanti dall’alienazione dell’impianto, nell’esercizio 2022 del Bilancio di Previsione 2022/24.
Le somme, però, sono destinate ad una serie di interventi, tutti legittimi, ma certamente ben lontani dal territorio marsicano se si esclude poco più di un milione da corrispondere al Covalpa stesso.
Ecco dove Marsilio e Sospiri vorrebbero inviare i soldi ricavati dal Covalpa di Celano
Gli interventi collegati a queste somme sarebbero le seguenti:
- 3 milioni per l’agenzia per il Diritto allo studio Chieti Pescara (ADSU);
- 2 milioni per “progettazione interventi realizzazione e ripristino sedi istituzionali regionali”;
- 700 mila euro per “interventi straordinari di tutela delle risorse idriche”;
- oltre 50 mila per “acquisto di beni per le sedi regionali”;
- oltre 300 mila per il “fondo di sostegno all’economia ittica”.
Ma stavolta, dall’altra parte, qualunque sia stata l’impressione di Marsilio e Amministrazione regionale, non ci son più i “Cafoni” di Silone, ma Sindaci, amministratori e una popolazione che l’italiano lo sa leggere e comprendere.
Tanto è vero che, compresa la manovra, subito i Sindaci della Marsica, tutti uniti, hanno subito fatto sapere a Marsilio e C., cosa ne pensano.
Le repliche dell’assessore Loreta Ruscio ed dei Sindaci della Marsica
«A proposito di ittico – sottolinea con un po’ di ironia l’assessore al bilancio del Comune di Avezzano Loreta Ruscio – e non volendo esprimermi minimamente sulla scelta regionale di vendere, si pesca dal territorio per portare risorse altrove.
Eppure, di necessità qui ne abbiamo tante. Perché non investire il ricavato in loco, magari proprio per le necessità degli agricoltori e perché no, sul miglioramento delle strade fucensi?».
Un tema, questo, che vede schierati con determinazione i Sindaci dell’alveo fucense.
«I proventi restino qui», dichiarano chiaramente, sinteticamente e lapidariamente Settimio Santilli di Celano, Quirino D’Orazio di San Benedetto dei Marsi, Marivera De Rosa di Luco dei Marsi, Gianfranco Tedeschi di Cerchio, Enzo di Natale di Aielli, Mirko Zauri di Pescina, Antonio Mostacci di Collarmele, Raffaele Favoriti di Ortucchio, Gianclemente Bernardini di Gioia, Cesidio Lo Bene di Trasacco, Rosanna Salucci di Collelongo e Leonardo Lippa di Villavallelonga.
Cari Presidente Marsilio e Sospiri, come vedete anche i Marsicani si sono evoluti e i conti hanno imparato a fali. Quelli di conto semplice, quelli di cassa. e quelli delle… urne.