La sanità nella Marsica e nelle zone interne che assomiglia sempre di più ad un Inferno Dantesco fra carenze e disfunzioni

AVEZZANO – L’Ospedale, che un tempo fu degno di nota, oggi torna di nuovo all’attenzione generale per le sue carenze, i suoi guasti e tutto quel che ci può essere di negativo…

Nel mezzo del cammin di nostra vita, ci ritrovammo nello spitale oscuro ca’ la diritta via era smarrita…”
La parafrasi dantesca non può essere ignorata: pare infatti, che nelle male bolge ospedaliere marsicane si covi il gusto per la parafrasi dei gironi danteschi…

Dopo la notizia secondo la quale i degenti ricoverati, sotto cure esterne, debbano portarsi dietro i farmaci che prendono abitualmente, e notizia questa che già farebbe allibire il buon Giuseppe Moscati, ecco l’aggiunta, scoperta questa mattina che al reparto oculistica o oftalmologia che dir si voglia, un paziente non possa essere visitato prima del luglio 2025!

E questo perché, invece di esserci sette medici, ci sino solo due specialisti! Ora vien da chiedersi: ma i medici non ci sono perché sono andati via per svariate ragioni oppure perché, facendo seguito ad un disegno ottimativo, l’ospedale di Avezzano deve essere negletto affinché possano prosperare altri?
Perché un paziente con visita urgente deve andare a Sulmona o a Popoli oppure non si sa bene dove?

Dicono che il deficit della ASL l’Aquila-Sumona-Avezzano sia elevatissimo… Ma perché ciò accade? La giunta capeggiata dall’On. Marsilio non doveva sistemare tutto?

Ora dopo la chiusura dei centri privati di dialisi sulla costa di questa estate, ci sono queste altre novità: così finisce il mito della efficientissima amministrazione regionale abruzzese?

Ma non è tutto, è notizia recentissima che il centro dialisi dell’INI di canistro sia stato chiuso e quindi il carico dei pazienti della Valle Roveto verrà a gravare l’ospedale di Tagliacozzo e quello di Avezzano, aumentando il già grande carico di lavoro e aumentando, purtroppo, i fastidi per le persone che così si trovano a dover fare un viaggio anche di oltre venti minuti o mezz’ora.

Ma a tutto ciò si unisco altre disfunzioni: pare sia stato ordinato ai medici di base di evitare di prescrivere alcune specialità medicinali, quali un gastroprotettore come il pantoprazolo, perché sarebbe stato prescritto su larga scala.

Ciò si aggiunge al fatto che i pazienti della dialisi dei Avezzano debbano procurarsi esternamente il calcitriolo perché l’ospedale non lo dispenserebbe più! Cosa vuol dire tutto ciò?

In fondo è semplice, per diminuire il deficit, i manager invece di lavorare sulla ottimizzazione dei costi, tagliano la spesa eliminando le voci di costo.

C’è stata una recentissima notizia della morte di una paziente per ragioni da vagliare e si ha notizia di una persona anziana che avrebbe subito un incidente domestico ad un bicipite che dopo ore di attesa dolorosissima al PS di Avezzano, è stata costretta ad andarsene e cercare, questa mattina, aiuto privato altrove.
Ma forse è vero: si vuole portare il SSN sul privato con buona pace per tutti.