La scure dell’hotel de ville su piazza del Mercato
Tagliati anche gli ultimi due superstiti dal Commissario di Avezzano
AVEZZANO – “De profundis te clamaris…” ovvero “dal profondo a te grido…”, il silenzio cala sulla piazza, dopo il rumore delle scuri, delle seghe che hanno eliminato anche gli ultimi due platani secolari della Piazza del Mercato.
Di nuovo, un Dies Irae si è abbattuto sulla Piazza che così è mutata per sempre, per la gioia di chi voleva a tutti i costi cambiare il suo volto, pur non rispettando dei canoni storici.
Ora c’è finalmente lo spazio per qualche tavolino in più che farà comodo a qualche esercizio commerciale…
La scure implacabile si è abbattuta, come una ghigliottina di un’altra rivoluzione, sui platani inermi. Dopo tante assicurazioni l’OKW (Ober-kommando ovvero alto comando) de l’Hotel de Ville ha ordinato l’esecuzione dell’abbattimento e così, silenziosamente, senza comunicazioni di sorta, la sentenza è stata eseguita dalla squadra apposita…
Tutto è avvenuto quasi di nascosto, alla chetichella, senza nessuna avvisaglia, forse per dimostrare che la forza conta contro la volontà del popolo che pure si era espressa…
Sono le 16,30, ecco le immagini della chiusura del dramma…
Nelle altre immagini che seguono si nota il finale del dramma…
Si vedono, nelle immagini, i pezzi di tronco con ancora al centro gli anelli vitali che dimostrano la vitalità della pianta e che ora non è più, forse sarà legna da ardere…
C’è da chiedersi il perché di questo modo di agire…
C’è da chiedersi che senso abbia dire “…Avezzano è una bella città che va mantenuta…” e poi dare il via alle ruspe, alle scuri, alla demolizione…
C’è da chiedersi quale politica sia stata attuata e che politica si aggira all’orizzonte del futuro della Città…
Una implacabile scure oggi s’è avventata su ciò che, era stato detto, si sarebbe dovuto salvare…
La Città attende risposte: Signor Commissario, a Lei la parola…
Anche perché quella di un dipendente comunale F.C. non è sufficiente, appare quasi una imbeccatura: “…Gli alberi vecchi vanno tagliati perché son pericolosi…“
Signor Commissario, anche questa è un posizione da chiarire: di nuovo, a Lei la parola…
Oggi è il 4 Novembre, e siamo di nuovo in trincea…