La “Scurnacchiera” abruzzese e il culto dei morti
INTRODACQUA (AQ)- Il clima che stiamo vivendo in questi giorni come si sa è tutto incentrato sul culto dei morti. Novembre si presta bene in tutto questo anche per il clima prettamente gotico che lo caratterizza. Molte sono le credenze che lo accompagnano e che nell’Abruzzo troba la Regione ideale per vederle materializzare. A Introdacqua, un affascinante borgo a pochi passi da Sulmona nell’aquilano, grazie a Tony che c’è lo ha raccontata si vive forse quella che più di tutte impaurisce ma nello stesso tempo affascina. In questo particolare centro incastonato tra monti ricoperti da boschi alle falde del Genzana, si racconta che durante la prima notte del Capetièmpe si aggiri per le strade del paese la “Scurnacchièra”, silenziosa processione di defunti capitanata da preti fantasma.
Secondo la tradizione, in testa ad essa procedevano i bambini nati morti e da quelli deceduti subito dopo il battesimo, seguiti dagli adolescenti, dagli adulti e infine dalle ombre stanche degli anziani, che chiudevano il corteo. Le anime erano solite dirigersi prima nella chiesa principale, dove uno dei preti defunti avrebbe officiato una messa per le anime, per poi far ritorno nelle loro case natie per una breve visita ai parenti ancora in vita.
Vedere la Scurnacchièra significava entrare a farne parte di lì a poco tempo.
Il suo nome è ispirato alla figura della cornacchia (o taccola) animale ritenuto, come il corvo, in grado di fare da tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Il mito della Scurnacchièra è stato citato nel numero 163 del fumetto bonelliano Dampyr, in cui il protagonista indaga su un misterioso caso avvenuto in Valle Peligna.
Ancora oggi i bambini di Introdacqua recitano una filastrocca che recita “teri teri tera, e mo’ passa la scurnacchiera!”, ispirata al macabro mito. Una storia che uno si aspetta di vedersela raccontata in paesi celtici. Come si è visto, pero’, tutto questo accade nella centralissima Italia che in quanto a goticismo a quanto pare non scherza affatto. A proposito di culto dei morti ecco a voi un video preparato appositamente per gli amanti dell’horror letterario.