La situazione contagi riprende, il PD contro la Regione

AVEZZANO – La Regione Abruzzo inizia ad annaspare appena all’alba della seconda ondata di Covid-19. Il PD allora incalza la Regione, colpevole (a loro dire) di non aver approntato i giusti correttivi rispetto alla situazione di Marzo (comunque ben più agevole di quella attuale).

La rappresentanza Dem si è presentata così in Regione con il piede di guerra verso la sanità, poiché registrati molti disservizi, specie nell’ASL1 di L’Aquila e più genericamente nella provincia (ad Avezzano e dintorni ne abbiamo un fulgido esempio). Molti i quesiti posti, per lo più ripresi dal documento rilasciato dal PD tramite lettera aperta prima della seconda ondata, i quali punti erano stati in buona parte focus delle domande poste anzitempo dai dem.

Adesso l’opposizione, preso atto che molte di quelle domande poste sono divenute purtroppo problematiche, analizza la situazione attuale, avanzando proposte nello spirito di aiuto reciproco che si dovrebbe adottare di fronte ad una crisi del genere. Difatti, uno degli incipit dei Dem è proprio:”Non è nostro intento fare polemiche. Verrà il tempo per capire chi, dove e perché ha sbagliato. Si dovrà considerare anche se il sindaco de L’Aquila, nella sua qualità di Presidente del Comitato Ristretto dei Sindaci abbia onorato sino in fondo il suo ruolo. Ora, preoccupati per la nostra gente, richiamiamo all’attenzione delle istituzioni competenti e di tutti gli operatori su alcuni punti, obiettivi e proposte”

Le proposte dei Dem si dividono così in 4 ambiti principali, che sono:
– TRACCIAMENTO: dove le proposte sono di due matrici: la prima in ambito scolastico, ovvero eseguire il tampone per gli studenti in quarantena già a partire dal 6° giorno, guadagnando così altri 4 giorni. In seconda battuta, il PD propone anche un potenziamento della struttura di tracciamento, coinvolgendo anche esercito o volontari, per arrivare almeno a 20 postazioni telefoniche, dato che ci vogliono 2 giorni per formare un operatore.
– USCA NON FUNZIONANTI: fino a due giorni fa il personale USCA risultava essere composto da 3 medici, portando così le visite in una situazione di ritardo (casi di oltre 24h di tempo fra chiamata e visita del medico per positivo Covid con sintomi complessi). La proposta anche è quella di aumentare il personale ASL degli addetti all’USCA almeno a 30 unità.
– AUMENTO TAMPONI: bisogna aumentare il numero di tamponi potenziando i laboratori ASL e definendo accordi ben specifici con cliniche private. Il tutto ovviamente corredato con un aumento del personale anche in questo settore.
– VACCINO ANTINFLUENZALE: in Abruzzo sono previsti poche dosi di vaccino antinfluenzale. I Dem chiedono un maggiore reperimento dei vaccini antinfluenzale ed abbina l’idea di coinvolgere i medici più giovani per la somministrazione, qualora i medici di base siano sommersi di richieste.

Questi i punti programmatici del documento presentato oggi dalla rappresentanza del PD verso la Regione Abruzzo. Idee più o meno fattibili, ora la palla passerà alla Regione che dovrà cercare di andare oltre le distanze ideologiche per arrivare insieme all’obiettivo.

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