La stupenda trovata della città di San Severo: le Officine di quartiere
SAN SEVERO (Fg)- Qualche giorno fa mi sono recato nella mia città di origine per il consueto rientro prenatalizio.
L’ho fatto in coincidenza dell’inaugurazione della terza struttura molto bene impostata sul sociale questa volta intitolata al mio compianto e simpatico professore di educazione fisica, il grande Luigi Minischetti che circa 45 anni fa mi ha reso più atletico in quel dell’istituto intitolato a Michele Zanotti.
Sto parlando delle officine di quartiere.
Un modello social aggregativo molto interessante e che si propone quale antidoto al decadimento umano che negli ultimi anni si è andato sempre più producendo nel mondo.
Allo stato sono tre le Officine di quartiere realizzate a San Severo grazie ai fondi della Rigenerazione Urbana.
Una di queste, quella dedicata a “Grazia Pepe”, insistente nell’ex mercato rionale del quartiere Luisa Fantasia, ho avuto la fortuna di visitarla prendendo contezza della sua efficacia grazie a mio fratello Vincenzo che della stessa me ne aveva e molto bene parlato.
L’approfondimento che ho fatto della stessa, dialogando con la presidente Lidia Corticelli, mi ha ancor di più aiutato a capire che laddove si vuole costruire un qualcosa di buono, con un po’ di buona volontà si riesce davvero a farlo.
Quello che ne è venuto fuori può davvero prestarsi a un motivo di vanto attesa anche la predisposizione dall’officina del quartiere “Luisa Fantasia ” data alla salvaguardia dei malati di Alzheimer.
Molto interessante è anche la proiezione artistica data dal laboratorio ad essa connesso e ricavato in uno dei locali messi a loro disposizione dall’Amministrazione comunale.
Attività che spaziano dalle attività sociali, agli spettacoli teatrali e musicali e ai tanti incontri e dibattiti realizzati sulla Pace, sull’accoglienza e sullo sport.
Grazie alla partecipazione e al contributo di idee e proposte offerte dalle tante Associazioni ai tavoli della Rigenerazione Urbana oltre alla firma dei protocolli di intesa con l’Ente comunale, oggi San Severo, con questa splendida idea maturata, molto ben congegnata ed avente una evidente impostazione sociologica, visto che attraverso i locali che le 80 Associazioni della Consulta utilizzano per trovare i loro spazi di aggregazione e di attività sociale e che non ha eguali in provincia di Foggia e nell’intera Puglia, può davvero proporsi a rango di esempio di produttrice di bene sociale.
Esempio virtuoso quello operato a San Severo, quindi. Un modello attraverso il quale si riescono a creare non solo dei centri di aggregazione sociale, ma anche di riqualificazione di intere aree territoriali e che, come nel caso dell’officina da me visitata, dove al posto di un vecchio mercato non perfettamente funzionante gli abitanti del quartiere, e non solo, hanno scoperto un mondo fatto di accoglienza, di rapporti relazionali e di attività con le Associazioni che operano in quella sede. La strada ora è tracciata, bisogna solo continuare a seguirla.
Brava San Severo e ad maiora semper.