La terribile odissea di un anziano di Aielli malato di Covid portato in rianimazione a Caserta
La testimonianza shock del Sindaco Enzo Di Natale sulla sua pagina Facebook
AVEZZANO – Risulta positivo al Covid-19. Poi peggiora fino a rendersi dapprima necessario il ricovero in ospedale, poi in rianimazione e finisce a Caserta.
Storie dell’altro mondo? No, storie dell’altro ieri. La vicenda è stata resa nota, sulla sua pagina Facebook, dal Sindaco di Aielli, Enzo Di Natale.
La vicenda inizia qualche giorno fa quando Antonio, un anziano di 86 anni di Aielli, risulta positivo al Covid-19. Dapprima sembra possa essere seguito in casa, poi, però, arrivano la febbre e i problemi di respirazione. Si opta per il trasferimento all’ospedale di Avezzano. Qui inizia il primo capitolo della tremenda odissea a cui è stato sottoposto l’anziano.
Antonio, infatti, resta “parcheggiato” quattro giorni e quattro notti nell’area denominata “Obi”, Osservazione Breve Intensiva”, breve per modo di dire, su un letto barella, e, stando a quanto testimonia Di Natale, senza alcun comfort ma, per fortuna assistito dal personale. Questo dal martedì al sabato. Sabato la grande notizia: SI LIBERA UN POSTO LETTO! E così, finalmente, Antonio viene ricoverato nel reparto Malattie Infettive.
Ma il destino ha ancora una doppia, anzi, tripla brutta sorpresa per il povero Antonio. L’altro ieri le sue condizioni si aggravano, con la rilevazione di una scarsa ossigenazione nel sangue. Occorre intubarlo e ricoveralo in terapia intensiva. Ma Avezzano non può, L’Aquila avrebbe un posto ma è in attesa di un paziente più giovane. Si cerca freneticamente, alla fine Antonio trova un posto. A 200 chilometri di distanza, nell’ospedale di Caserta.
«Spero con tutto il cuore – scrive Di Natale sul suo profilo – che possa guarire e tornare a casa, dalle sue figlie, che non hanno potuto salutarlo, che fino a mezzanotte di ieri non sapevano nemmeno in quale ospedale fosse, che stanno vivendo un incubo, ormai da una settimana. Questa però è la situazione della sanità nel nostro territorio e non è normale tutto quello che sta succedendo. Si poteva e si doveva gestire meglio questa seconda ondata. Non è stato fatto, ora i cittadini, quasi sempre i più deboli – conclude Di Natale – , ne pagano le conseguenze. Questa è la triste realtà».
Sì le conseguenze, sempre a colpire i più deboli, chi subisce queste condizioni. Noi non aggiungiamo altro se non che se a Roma esiste ancora un Ministro della Salute, che peraltro avrebbe un nome beneaugurante come Speranza, volga lo sguardo dieci minuti sulla Marsica e decida di Commissariare questa asl1 e, a questo punto,s e possibile, questa regione. Unica, fra l’altro, rimasta in “Zona Rossa”. Per la vergogna oltre che per il Covid.