La voce della poesia per dire NO alla guerra a “Ci vuole un villaggio aps”
Ci vuole, di questi tempi.
Ci vuole, di questi tempi, bellicosi e ostili.
Ci vuole, di questi tempi, bellicosi e ostili, “UN PICCOLO ESERCITO DI POESIA E CULTURA CHE SI OPPONE COME BENE AL MALE”.
E ad organizzarlo ci hanno pensato le belle menti di “Ci vuole un villaggio aps” che per sabato 6 maggio 2023 alle ore 17, nella suggestiva cornice creata dalla mostra “Ecstasy” dell’artista visivo Fabrizio Sola che resterà poi aperta fino al 28 maggio, daranno vita ad un reading di poesia – inserito nel Progetto #Poeti_controguerra3 – opporsi come bene al male” dal titolo quanto mai emblematico “UN PICCOLO ESERCITO DI POESIA E CULTURA CHE SI OPPONE COME BENE AL MALE” e che vedrà la partecipazione di alcune delle voci più significative della poesia contemporanea abruzzese e non solo.
Armati della loro penna e della loro voce daranno anima e corpo a tutte le guerre che, piccole e grandi, tra nazioni o personali, ognuno di noi si trova quotidianamente a combattere.
Beniamino Cardines – fresco vincitore del Premio come “Miglior Autore dell’anno 2023” con LFA Publisher Italia-Spagna – è l’ideatore del progetto e con lui saranno significativamente presenti Antonio Lera già candidato al Premio Nobel per la Letteratura 2020 e 2021 e poi ancora Fabrizio Sola, Angela Curatolo, Caterina Franchetta, Renato Romano, Patrizia Splendiani, Simona Novacco, Riccardo Santarelli, Assunta Di Cintio, Alessio Scancella, Domenico Cornacchia, Gabriele Di Camillo, Manuela Di Dalmazi, Giulia Madonna, Sandra De Felice, Franco Santucci, Francesca Di Giuseppe, Annamaria Acunzo.
E’ il poeta Antonio Lera a ricordare la funzione sociale della cultura che deve farsi “promotrice instancabile di istanze sociali e in particolare quando si parla di guerra, ovvero di eventi che riguardano tutti noi e non possono lasciarci indifferenti.”
Ci vuole un villaggio aps sembra essere, con queste premesse, la miglior sede dove portare avanti simili istanze; “luogo di benessere, pensato per accogliere tutti anche attraverso la cultura, pensata come portatrice di ricchezza sociale e individuale” fa eco Guia Marinelli, presidente dell’Associazione che prosegue mettendo l’accento sulla dimensione non solo universale ma anche su quella strettamente personale della guerra sostenendo che “la guerra non è solo dall’altra parte, la guerra è nella nostra vita, nella vita di ognuno di noi. In mille modi, ogni giorno, affrontiamo le difficoltà e le opposizioni della vita, avere delle risorse interiori e fisiche, vuol dire sicuramente essere meglio preparati a reagire.”
I poeti e i letterati hanno messo a disposizione la loro voce per parlare di pace con un linguaggio universale comprensibile a tutti e tutti devono responsabilizzarsi ed invocare la pace dal profondo di loro stessi; quel che oggi manca, secondo Cardines, “è questo dichiarare e vivere la pace nella vita di tutti i giorni. La pace va amata, pregata, costruita, coccolata. La pace ha bisogno di una cultura sempre più attenta, sempre più capace di intercettare reali istanze umane”.
Collaborazioni al progetto: AP/ArteProssima, ERACLE T.F. aps e F.I.S.A., Casa di Cristina odv, Cavalieri Erranti aps, Ausgang24, Segnalazioni Letterarie, Bibliodrammatica aps, www.condividiamocultura.it, radiocittàpescara/Popolare Network, #colpodistati letterature in pericolo – OL//Officine Letterarie aps, Ooops! (scrittura e narrazione), SL/Segnalazioni Letterarie,DGF/giornalismo&comunicazione, www.zaffiromagazine.com, AlterNews Press, www.rtradioterapia.it, CIPAS abruzzo, USACLI Pescara. Con il Patrocinio morale dello C.S.E.N.
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